Nadal scommette sul futuro di Berrettini: “Ha un grande carisma, e poi è un bravo ragazzo”
Matteo Berrettini esce dagli Australian Open a testa alta. La semifinale persa in 4 set contro Rafa Nadal non cancella l'eccezionale torneo disputato dal capitolino che lunedì diventerà il sesto giocatore al mondo. D'altronde lo stesso mancino di Manacor gli ha reso omaggio al termine del match, con bellissime parole nella classica intervista post-partita. Un premio per Matteo primo italiano a raggiungere 3 semifinali di altrettanti tornei dello Slam.
Ha dovuto sfoderare il suo miglior tennis nei primi due set, ed è riuscito poi a risollevarsi dopo aver perso il terzo parziale. Nadal contro Berrettini ha dato l'ennesima dimostrazione di forza, confermando di aver ritrovato lo smalto migliore in pochissimo tempo dopo le perplessità sul suo ritorno in campo per i problemi fisici di circa un mese e mezzo fa. Più meriti dunque dello spagnolo, che sogna di bissare il successo del 2009, che demeriti del nostro giocatore, anche a giudicare da quanto raccontato dal vincitore a fine match.
Nadal ha sottolineato così infatti le difficoltà della sfida con Berrettini: "Ho iniziato alla grande, i primi due set sono stati i migliori da qui a tanto tanto tempo. So quanto è pericoloso Matteo, immaginavo che nel terzo prendesse più rischi e ho giocato un brutto turno di battuta, ma lui ha giocato un paio di grandi colpi come quel passante di dritto eccezionale, e poi s'inizia a soffrire e devi soffrire e devi lottare. E quello che ho fatto ed è l'unico modo per essere dove mi trovo oggi e questo ha un grande significato per me".
Quando Jim Courier, il padrone di casa, ha chiesto un parere a Nadal sul momento di Berrettini e sulla sua crescita, lo spagnolo ha speso bellissime parole nei suoi confronti. Il tutto anche per ricambiare i complimenti ricevuti dall'azzurro al momento della stretta di mano: "Matteo? Finale a Wimbledon, semifinale qui e agli US Open, giovane, ogni anno migliora. È un giocatore che ha un grande carisma ed è un bravo ragazzo, quindi gli auguro il meglio e penso che avrà uno splendido futuro davanti a sé".
E per superare il giocatore italiano, Nadal ha dovuto fare affidamento a tutte le sue risorse: "Come ho recuperato dopo Shapovalov? Non lo so nemmeno io. Mi sentivo meglio di quanto sperassi ed ero sorpreso. Ho fatto esercizi, recuperato, ma questa volta sono stato fortunato ad avere due giorni perché sapevo che sarebbe stata complicata. Un mese e mezzo fa non sapevo nemmeno se avrei potuto più giocare a tennis".