Nadal mette da parte il tennis, sono cambiate le priorità: “Penso solo al mio primo figlio”
Giornata dalle emozioni forti agli US Open. Se l'Italia del tennis esulta per Sinner, che dopo la vittoria su Ivashka agli ottavi, ora affronterà Carlos Alcaraz in un quarto di finale da urlo, l'impresa di giornata è sicuramente quella di Frances Tiafoe che ha battuto in quattro set Rafa Nadal. Prima sconfitta stagionale in uno Slam per il maiorchino, quattro volte vincitore del torneo. Il pubblico americano, pur felice per il risultato dell'atleta di casa, ha dedicato un'ovazione a Rafa. Quest'ultimo dal canto suo ha analizzato il ko, con la solita lucidità.
Nella sala stampa principale del Billie Jean King Tennis Center di New York Nadal ha riconosciuto i meriti di Tiafoe, che senza dubbio ha "giocato meglio". Per quanto riguarda invece la propria prestazione, Nadal ha fatto riferimento in primis al dato anagrafico, con gli anni che iniziano a farsi sentire: "Gli anni passano. È il cerchio della vita. Alcuni passano, altri arrivano. Il mondo continua a muoversi. È il ciclo naturale. È sempre stato lo stesso. Noi siamo lassù da tanti anni, ne arrivano altri e noi usciremo di scena. È del tutto logico".
Questa volta ad incidere sulla prestazione giudicata non all'altezza da parte di Rafa, non è stato l'ormai noto problema al piede con cui il tennista convive da sempre o da quello agli addominali. Impossibile infatti non pensare a quello che accade nella vita privata, con sua moglie, Mery Perelló, che da qualche giorno è in una clinica di Palma di Maiorca alle prese con la gravidanza. Una situazione difficile da gestire in campo: "Non sono un gran cercatore di scuse. Alla fine, ci sono volte in cui si può gestire tutto e altre volte in cui non si può. Poi, a livello di competizione, mi mancano freschezza, riprese, tranquillità, cose immateriali… La realtà è semplice: non ho giocato bene, e quando succede devi perdere. Questo è lo sport. Ho cose molto più importanti del tennis di cui occuparmi. Partendo da quel principio di base, prenderò le decisioni giuste in base a come stanno andando le cose nella mia vita personale. Ho dovuto fare uno sforzo qui, e l'ho fatto. Non è andata come avrei voluto".
Il tennis dunque ora passa un po' in secondo piano per Nadal e la sua famiglia, con il lieto evento che è alle porte. Il ritorno in campo? Si concretizzerà solo quando il giocatore si sentirà nuovamente pronto a livello mentale: "Sono stati alcuni mesi un po' difficili in tutti i sensi, questa è la realtà. E da lì, ricominciare professionalmente parlando e, a livello personale, finire con qualcosa che è importante nella mia vita, che è avere il mio primo figlio, fiduciosi che tutto andrà bene. È tempo di resettare. È ora di ricominciare da capo professionalmente. Ora è il momento di avere il mio primo figlio e confidare che tutto andrà bene. Ho bisogno di tornare a casa. Ho bisogno di sistemare le cose, la vita, quindi non so quando tornerò. Cercherò di essere pronto mentalmente. Quando mi sentirò pronto a competere di nuovo ci sarò".
Nonostante la sconfitta, Rafa Nadal ha ancora la possibilità di diventare il primo giocatore al mondo. Se infatti Alcaraz e Ruud, ovvero gli avversari di Sinner e Berrettini non dovessero raggiungere la finale, il Mancino di Manacor, si riprenderebbe la vetta del ranking. Stuzzicato sul più giovane connazionale in particolare, Nadal si è mostrato pragmatico, tra un sorriso e l'altro: "Carlos è agli ottavi. Gli voglio bene. È l'unico spagnolo rimasto. Ha buone possibilità di vincere il primo Grande Slam della sua carriera ed essere il numero uno. È meglio che non lo sia, perché allora lo sarei io, non bisogna essere ipocriti. A livello personale, gli auguro tutto il meglio. Se non qui, sarà da qualche altra parte. Sta vivendo un anno fantastico e gli auguro buona fortuna".