Nadal inizia male la stagione e si infuria: “Ogni volta che perdo non potete chiedermi se mi ritiro”
Per la terza volta in carriera Rafa Nadal inizia la stagione perdendo la partita d'esordio. Era successo nel 2004, quando era ancora minorenne, e nel 2015, quando iniziò una delle annate peggiori della sua carriera. È successo di nuovo alla United Cup, dove però a differenza del passato è stato battuto da un avversario di livello, uno di quelli che in un torneo normale non puoi trovare al primo turno mai. Ma peggio della sconfitta, in questa nuova gara a squadre mista, è stata la conferenza stampa in cui il tennista spagnolo si è infastidito davanti all'ennesima domanda sul suo futuro.
Rafa Nadal guida la Spagna nella United Cup. La Spagna è da oltre trent'anni una potenza del tennis, ma in questa manifestazione è stata assai sfortunata perché è finita nel girone peggiore quello con i padroni di casa dell'Australia e con la Gran Bretagna, del caldissimo Cameron Norrie che ha giocato una serie di esibizioni in Medio Oriente ed è arrivato già centrato. Il britannico ha sconfitto nella prima giornata De Minaur e poi ha piegato Nadal, battuto con il punteggio di 3-6 6-3 6-4. Successo prestigioso, il più importante della carriera di Norrie, che da tempo si è già affacciato ai vertici. Gran Bretagna che veleggia e vede già il successo del girone.
Nadal sa di dover giocare meglio, anche se questa sconfitta se ne aggiunge, però, a molte altre. Rafa ha perso sei delle ultime dieci partite giocate. Un bilancio magro per uno come lui. Ma tempo per migliorare c'è in vista degli Australian Open, che ha vinto un anno fa.
In conferenza stampa l'ex numero 1 del mondo si è presentato sorridente, ha reso merito all'avversario, sottolineando che avrebbe una classifica migliore se gli avessero concesso i punti della semifinale raggiunta a Wimbledon (avendoli sarebbe entrato in lizza per un posto alle Finals di Torino).
Poi però Nadal si è infastidito per l'ennesima domanda sul suo futuro. Il ritiro, lo ha detto più volte, non è nei suoi pensieri. Certo non è più un ragazzino ma un altro paio di stagioni vorrebbe viverle da protagonista. E così quando gli è stato chiesto se il ritiro dall'attività sia vicino ha risposto stizzito: "Il giorno in cui accadrà capirò che è la fine. Non devo e non voglio continuare a giocare per forza. Se continuo è perché amo profondamente ciò che faccio. Se non me la sentissi, beh, ho già fatto più di quanto mi fossi mai sognato. Ma ho comunque perso la partita. Ogni volta che vengo in conferenza stampa dopo aver perso sembra che debba ritirarmi. Sembri molto interessato al mio ritiro. Quando sarà il momento ve lo farò sapere. Non continuate a parlarmi di ritiro, sono qui per giocare a tennis".