Nadal infuriato con Sonego, fa una scenata davanti a tutti e poi se ne pente: “Mi sento in colpa”
Rafa Nadal sul campo ha passeggiato con Lorenzo Sonego. Una partita che non ha mai avuto storia, dopo un'ora e un minuto lo spagnolo era già avanti di due set (6-1 6-2). Ma il finale è stato inaspettatamente focoso, con i due giocatori che hanno discusso in due occasioni. E alla fine dopo aver rimbrottato il tennista italiano il più triste era Nadal, che pure si è qualificato per gli ottavi di finale del torneo di Wimbledon.
Cosa è successo sul Centrale di Wimbledon? Nadal aveva la partita in pugno, era avanti di due set e un break quando Sonego chiede di chiudere il tetto, dice che a causa dell'oscurità non vede bene. L'arbitro gli dice no, poco dopo arriva il supervisor e ordina di chiudere il tetto. L'incontro viene sospeso. Si sa che la sospensione svantaggia chi è avanti. Nadal accetta comunque, chiede di andare in bagno nel quarto d'ora d'attesa. Quando si riparte Sonego sfodera colpi straordinari, tiene il servizio e strappa il servizio a zero a Rafa, da 4-2 a 4-4 in pochi minuti. La partita non è riaperta, ma il set sì.
Nadal, che solitamente è un giocatore corretto, si avvicina alla rete e chiama Sonego, sotto gli occhi dell'arbitro. A Lorenzo dice che deve urlare meno quando colpisce, perché così lo deconcentra. Una bacchettata autentica. Sonego abbozza, si scusa, si difende. Per Nadal finisce lì, torna al suo posto per rispondere. L'italiano invece discute con l'arbitro. Fa male, perché così si deconcentra, perde il servizio e poco dopo anche la partita. Perché a Nadal non è facile togliere il servizio due volte di fila, 6-4, partita finita.
In quel momento arriva la stretta di mano, che c'è, ma c'è anche il momento di discutere, di chiacchierare. Sonego dice a Nadal che urlando non voleva distrarlo, Rafa gli dice che non voleva rimproverarlo né farlo distrarre. L'arbitro li invita a proseguire negli spogliatoi. I due si salutano, paradossalmente sono dispiaciuti entrambi, eppure c'è un vincitore.
Sonego va via dal campo triste, Nadal inforca il cappellino e risponde alle domande dell'intervistatore e parlando della discussione con Sonego dice di essersi pentito amaramente, e lo si capisce anche dalla sua espressione: "Mi sento in colpa. Mi dispiace molto ora se l'ho infastidito. Volevo solo dirgli una cosa. L'ho fatto in modo carino ma ora mi sento davvero male se l'ho infastidito. Io Gli parlerò subito". Un grande campione è anche questo. Vedremo poi cosa verrà fuori dalla discussione tra Nadal e Sonego negli spogliatoi.
Questa la versione di Sonego: "Non esiste che un giocatore chiami a rete un altro, si fa in terza categoria non a Wimbledon. Chiami l'arbitro, non chiami un giocatore a rete. In quel momento mi ha condizionato. Mi ha detto che era condizionato dal mio verso. A fine partita si è scusato, è stato educatissimo. Io gli ho detto che però in quel momento mi aveva condizionato".