Nadal è un guerriero e non lascia il tennis: “Non so cosa accadrà, ma continuerò a provarci”
Rafa Nadal ha mostrato gli artigli, la voglia di voler ancora essere un campione assoluto del tennis. Ha vinto il Roland Garros per la 14a volta nella sua carriera vincendo ben 22 slam in carriera. A 36 anni e 2 giorni è ad oggi il vincitore più anziano di tutta la storia del Roland Garros e, allo stesso tempo, il quarto più giovane a vincere a Parigi dopo aver trionfato nel 2005 a 18 anni. Impossibile fare meglio nello stesso torneo. Il pubblico sugli spalti gli gridava: "Rafa, Rafa, Rafa" e lui non ha potuto far altro che applaudire coloro i quali pendevano dalle sue labbra quando nel corso della premiazione ha preso il microfono tra le mani e ha iniziato a parlare di presente e soprattutto di futuro con diversi riferimenti al passato, anche quello recente, caratterizzato da infortuni e tremende risalite.
"È straordinario quello che sta succedendo quest'anno e senza dubbio senza il mio team, la mia famiglia, non sarebbe stato nulla possibile – ha dichiarato commosso lo spagnolo – Quando ero infortunato mi avete sempre incoraggiato e senza di voi mi sarei già ritirato da anni". In tanti infatti, dopo le prime voci che si rincorrevano nel pomeriggio, si aspettavano il suo annuncio di un ritiro dal mondo del tennis smentito poi dal suo agente a poche ore dalla finale. "Per me è molto difficile descrivere le me sensazioni in questo momento ma non avrei mai pensato di essere qui a 36 anni ed essere competitivo ancora una volta e giocare la finale sul campo più importante della mia carriera". Nadal è netto e fa tirare un sospiro di sollievo a tutti i suoi sostenitori: "Io non so cosa accadrà in futuro ma continuerò a provarci, a lottare…".
Nelle prime ore del mattino erano circolate le voci di una possibile conferenza stampa al termine della finale in cui Nadal avrebbe annunciato il ritiro. Voce smentita dal suo agente nonostante si parlasse anche di un imminente arrivo di Roger Federer proprio per essere presente a questo momento. Lo svizzero è stato il suo grande rivale in carriera, entrambi hanno deliziato il pubblico con sfide emozionanti e rimaste nella storia. Durante la sua premiazione si è anche congratulato con Ruud per il suo straordinario percorso in questo Roland Garros:
"Casper, è stato un piacere giocare con te la finale al Roland Garros e mi congratulo con te per questa carriera che ti appresti a vivere e sono felice per te e per il tuo team: persone sane e vi auguro il meglio per il futuro". Ai microfoni di Eurosport ha inoltre dichiarato come avesse fatto a giocare con il dolore al piede: "Giochiamo con un'infiltrazione sul nervo e quindi il piede viene addormentato – ha dichiarato – Quante iniezioni ho fatto? meglio che non te lo dica".