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Nadal a 14 anni, la sua risposta spiega perché oggi è una leggenda: la mentalità è mostruosa

Dal passato riemerge un video di Rafa Nadal bambino: le sue parole sono il manifesto di quello che diventerà.
A cura di Paolo Fiorenza
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Rafa Nadal si gode il fresco trionfo di domenica scorsa a Melbourne, quando ha vinto la finale dell'Australian Open in 5 set contro Medvedev: adesso il campione spagnolo osserva la storia del tennis dall'alto in basso. Nessuno come lui: i 21 tornei del Grande Slam vinti in carriera gli consentono di staccare Roger Federer e Novak Djokovic e certificano lo status di leggenda dello sport mondiale. Talento e sofferenza, sapienza tattica e resistenza fisica: Nadal è un esempio di dedizione applicata al tennis, un esempio che va oltre una pallina lanciata con una racchetta.

Ognuno di noi è il progetto di se stesso e nel rivedere oggi il Rafa bambino si resta colpiti da che mentalità pazzesca avesse un ragazzino che non poteva sapere – men che meno chi gli stava intorno – che nei successivi 20 anni avrebbe scritto la storia dello sport. Siamo nel 2000, Nadal ha 14 anni ed ha appena vinto il torneo Les Petits As in Francia, uno degli appuntamenti più importanti del circuito tennistico europeo per la sua categoria d'età.

L'intervistatore gli chiede cosa provi in quel momento, lui risponde serafico: "Penso che questo torneo sia importante, ma vincerlo non significa che sarai molto bravo. Devi continuare ad allenarti". In queste poche parole c'è tutto Nadal: senza allenamento, fatica e sudore non ci sarà ricompensa. Le vittorie germogliano sull'etica del lavoro, senza la quale il talento non può imporsi ad alto livello. Quel bambino sapeva esattamente dove voleva arrivare e cosa serviva per farlo, frutto in primis dell'educazione ricevuta dalla sua famiglia in tal senso.

Oggi raccoglie i risultati ed è davvero difficile non restare ammirati dalla compostezza e serietà di quel piccolo campione. Un esempio che forse trascinerà anche Djokovic, ‘costretto' a vaccinarsi per poter raccogliere la sfida per la gloria eterna lanciatagli dal 35enne mancino di Manacor. Il duello tra i due proseguirà a distanza nei prossimi tornei: Nadal tornerà in campo nell'ultima settimana di febbraio ad Acapulco in Messico, mentre Djokovic rientrerà a Dubai la settimana prima.

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