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Musetti sotto shock: “Sono stato quasi imbarazzante, se fossi il capitano non mi farei giocare”

Lorenzo Musetti non riesce a darsi pace dopo la sconfitta contro Cerundolo in Italia-Argentina di Coppa Davis.
A cura di Marco Beltrami
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Disastrosa, senza se e senza ma. La partita di Musetti contro Cerundolo si è rivelata un flop ed è costata all'Italia lo 0-1 nella sfida di Coppa Davis contro l'Argentina. Lorenzo è sembrato il fantasma del giocatore protagonista di una seconda parte stagionale in crescendo. In conferenza stampa il numero 17 del mondo si è mostrato quasi stupito in negativo dalla sua prova.

Musetti non usa mezzi termini per definire la sua partita di Davis contro Cerundolo

Davanti ai microfoni Musetti non ha usato giri di parole per definire la sua prova e la sua giornata. Molto dimesso il carrarino che già in campo con il linguaggio del corpo aveva mostrato la sua delusione: "Una giornata di me**a in cui non ha funzionato niente. Mi ero allenato bene nei giorni scorsi con Berrettini e non avevo perso un set". 

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Musetti non si spiega la sconfitta contro Cerundolo in Italia-Argentina

Come spiegare allora la sua prestazione? Il giocatore azzurro attribuisce l'approccio sbagliato forse all'eccessiva fiducia, anche se questa teoria non regge per lui: "Forse sono entrato in campo con troppo aspettative, non so spiegare cosa sia successo. Sono sorpreso anche io di aver giocato così male: una prestazione quasi imbarazzante". Nonostante l'inizio incoraggiante, Lorenzo sin da subito ha avuto la sensazione che le cose non stessero andando per il meglio: "Mon mi sono mai sentito padrone del gioco, ho avuto subito sensazioni negative. Il primo set è stato strano, con tanti errori e tanti break, avrei dovuto sfruttare meglio certe situazioni. Nel secondo invece lui ha preso il sopravvento, giocando benissimo".

Con grande onestà intellettuale, Musetti ha chiosato con umiltà, spiegando cosa farebbe ora al posto di capitan Volandri: "Il peso della maglia si sente, con questa formula c'è tanta pressione e una sconfitta può essere determinante". C'era anche lui tra i nomi dei candidati a giocare il doppio decisivo, ma Lorenzo si è tolto di mezzo da solo: "Fossi il capitano, dopo questa prova non mi farei giocare. Credo si debba puntare su Jannik perché solo con la sua presenza si crea preoccupazione negli avversari". 

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