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Musetti racconta la sua crisi: “Brutto periodo per la mia vita in generale”

Contro Coria a Winston-Salem sesta sconfitta consecutiva per Lorenzo Musetti, il giovane talento del tennis italiano protagonista di un momento difficile. Il classe 2002 non vince una partita nel circuito da giugno, e ha dichiarato di vivere una situazione tutt’altro che semplice a causa di problemi “della vita esterna”.
A cura di Marco Beltrami
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Spesso e volentieri si commette l'errore di considerare gli sportivi come degli automi. Delle "macchine" che pensano solo all'attività fisica e agonistica, che viene prima di tutto e tutto. In realtà ogni atleta ha anche una vita privata che incide in maniera decisiva anche sulle sue performance in campo. Ne sa qualcosa anche Lorenzo Musetti, talento emergente del tennis italiano che non sta vivendo un momento particolarmente brillante. Il classe 2002 carrarino, 58° giocatore al mondo ha parlato del suo periodo di crisi, sottolineando quelli che ha definito come "i problemi della vita esterna".

Contro il numero 61 Atp Coria, sul cemento di Winston-Salem, Lorenzo Musetti ha incassato la sesta sconfitta consecutiva. L'ultima vittoria risale addirittura ad inizio giugno nel derby contro Cecchinato, in quel Roland Garros chiusosi con la super prestazione contro Djokovic, in cui si era arreso solo al quinto set. Da allora qualcosa si è spento e Musetti è apparso irriconoscibile. Ai microfoni di Ubitennis, il tennista italiano ha dichiarato: "Negli ultimi due mesi è stato un brutto periodo della mia vita in generale. Non riesco a trovare delle certezze anche fuori dal campo e questo me lo porto sia in allenamento che in partita".

L'arrivo a Wimbledon senza partite sull'erba a causa della maturità, le sconfitte (compresa quella alle Olimpiadi), la squalifica al torneo di Toronto e la sensazione di aver toccato il fondo per un Musetti che prova a guardare avanti: "Un periodo veramente brutto per me in tutti i sensi e quindi niente… peggio di così non può andare. Speriamo solo che finisca e possa di nuovo splendere il sole; è difficile però vabbè, tutti i giocatori l’hanno avuto. Ora sta capitando a me, speriamo di ripartire bene già dalla prossima settimana. Dal Roland Garros a ora ho giocato cinque partite, con questa forse sei. Una brutta striscia negativa. Non sono stato io a voler giocare poco; mi sono dovuto adattare a certe condizioni che erano al di sopra di me".

Testa bassa a pedalare ora, in vista dell'ultimo Slam della stagione, gli US Open, nella speranza di ritrovare la voglia di giocare e vincere per cancellare le "energie negative". D'altronde il problema non è legato alle condizioni fisiche, ma piuttosto di natura mentale: "Il problema non è fisico. Oggi il mio avversario ha vinto praticamente con i crampi al terzo set mentre io ero abbastanza fresco, stavo bene. Ci sono tanti problemi della vita esterna che mi porto in campo, sai, ti sembra che tutto ti vada storto. Questo sto vivendo al momento e in campo si vede".

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