Musetti in imbarazzo al Roland Garros dopo l’enorme paragone: “Sei un mix tra Federer e Kuerten”
Con l'uscita di scena di Jannik Sinner l'Italia resta aggrappata nel torneo maschile a Sonego, Fognini e soprattutto a Lorenzo Musetti, l'altra grande speranza del tennis azzurro. Il tennista carrarino sulla terra si trova bene, in passato ha già avuto modo di mostrare il suo talento al Roland Garros e nei primi turni ha giocato in modo straordinario, Shevchenko è stato spazzato via nei trentaduesimi. Nel terzo turno l'avversario è più che impegnativo: e cioè Cameron Norrie. In campo Musetti scenderà anche dei complimenti straordinari, i migliori possibili, che ha ricevuto da un tennista che ha scritto pagine di storia dello Slam sul rosso.
Che Musetti sia un tennista fenomenale è noto da tempo. La sua è una crescita costante, gli manca per ora il grande acuto. Ma va sempre ricordato che il tennista italiano ha solo 21 anni. Insomma c'è tempo per continuare a crescere e a vincere. A Parigi è testa di serie numero 17, non ha avuto un buon tabellone, perché c'è già Norrie e se passa trova il numero 1 Alcaraz.
Dopo il successo con Shevchenko, che è tornato a casa con pochi game vinti, Lorenzo Musetti è stato intervistato da Mats Wilander, un tennista che negli anni '80 ha fatto storia (vincitore di sette titoli Slam, numero 1 al mondo e tre volte vincitore al Roland Garros). Lo svedese da anni è un apprezzato talent di Eurosport. Con un sorriso sincero Wilander ha fatto un duplice enorme paragone per Musetti che ha accostato nientemeno che a Roger Federer, il numero uno per eccellenza, e a Guga Kuerten, pure lui tre volte vincitore a Parigi.
Musetti non si aspettava quel parallelo e non ha nascosto le proprie emozioni e il proprio stupore per quel paragone. L'italiano è stato anche molto bravo a rispondere a Wilander: "Federer è stato il mio idolo, Kuerten è uno degli idoli del mio coach, sono due leggende del rovescio ad una mano e sono davvero contento di esser stato accostato a loro. Tutto questo è molto emozionante".