Musetti in finale a Umago, dovrà fare i salti mortali per le Olimpiadi: è pronto un aereo privato
Lorenzo Musetti ha battuto in due set rapidi il ceco Mensik e si è qualificato per la finale del torneo ATP 250 di Umago. Un altro grande risultato per il tennista italiano, che da un paio di mesi a questa parte sta giocando su livelli altissimi. Sabato affronterà l'argentino Cerundolo, poi dovrà fare le corse per arrivare a Parigi, dove dovrà disputare il torneo di singolare e di doppio e dove rischia di giocare due partite domenica 28 luglio.
Musetti vola in finale a Umago, sfiderà Cerundolo
Quel click si sapeva che prima o dopo sarebbe arrivato, ora è arrivato definitivamente. Dopo uno splendido Roland Garros, Musetti è arrivato in semifinale in Stoccarda, in finale al Queen's e in semifinale a Wimbledon, dove è stato battuto solo da Djokovic. Questa settimana ha deciso di giocare a Umago e in Croazia ha raggiunto la finale, che disputerà contro l'argentino Francisco Cerundolo, che ha eliminato in due set il russo Rublev.
Musetti si è sbarazzato del giovane talento Mensik (6-4 6-1) e nel tardo pomeriggio di sabato proverà a vincere il terzo titolo della carriera. Lorenzo è favorito, è più forte, ha una classifica migliore e ha vinto gli unici due precedenti.
Musetti dopo la finale dovrà volare subito a Parigi per le Olimpiadi
Del tennista toscano si parla tanto, anche, al di fuori dell'Italia, perché è costretto a un tour de force per andare a giocare le Olimpiadi di Parigi. Musetti ha le spalle larghe e non sente le critiche, ma sa chiaramente che ora dovrà fare un autentico tour de force. Perché sabato 27 luglio iniziano i tornei olimpici maschili e femminili di singolare e doppio e, pioggia permettendo, questo significa che Musetti dovrà giocare domenica 28 luglio, con poche ore di sonno e di riposo, il match di singolare con Monfils e quello di doppio in tandem con Darderi (che ha preso il posto di Sinner).
Dovrà fare le corse l'azzurro, che nella notte tra sabato e domenica dovrà imbarcarsi su un aereo privato, con il quale arriverà a Parigi, dove nel pomeriggio o al massimo in serata dovrà disputare i due incontri: di singolare e doppio. Sarà letteralmente chiamato agli straordinari.