Moutet incorreggibile all’ATP Roma, resta fermo mentre l’avversario gioca: vuole perdere il punto
Ci ha messo poco Corentin Moutet a far parlare di sé anche agli Internazionali di Roma. Il tennista francese primo avversario di Djokovic nel Masters 1000 capitolino, si è reso protagonista di un atteggiamento strano durante il match d'esordio contro Safiullin. Si tratta solo dell'ultima, di una lunga serie di bizze per il numero 51 del mondo.
Il francese si è lasciato andare ad un comportamento a dir poco inusuale nel finale del primo set della sfida con il russo. Il punteggio era tutto a favore dell'avversario, avanti 5-3 e 40-0. Tre set point dunque a disposizione di Safiullin, anche se è bastato il primo. Moutet in risposta si posizionato in un modo atipico: braccia sui fianchi, racchetta in posizione orizzontale, e atteggiamento molto rilassato.
Quando Safiullin ha aspettato, pensando che Moutet avesse bisogno di tempo per sistemarsi meglio, quest'ultimo lo ha invitato a servire disinteressandosi dunque di rispondere. Il suo intento dunque è stato quello di lasciare intenzionalmente il punto all'avversario, considerando il set ormai compromesso e perso. Uno "scarso impegno" meritevole di warning da parte dell'arbitro. D'altronde è capitato in passato che giocatori anche sul punteggio di 0-40 sono stati capaci di rimontare, vedi Sinner contro Djokovic in Coppa Davis.
Si tratta di un comportamento riprovevole da parte del tennista francese che poi è riuscito ad imporsi, in rimonta guadagnando così l'accesso al secondo turno contro Djokovic. E pensare che Moutet era stato eliminato già nelle qualificazioni, ma è stato poi ripescato. Un colpo di fortuna per Corentin che nel post-partita ha dichiarato: "Ho avuto molte difficoltà ad entrare in partita. Non avevo troppi sentimenti. Avevo difficoltà ad andare avanti. Ho cercato di migliorare un po' ad ogni tiro, ad ogni game, e poi ad ogni set".
Un 2024 contraddistinto da un Moutet scatenato e protagonista di una serie di episodi sopra le righe. Dai botta e risposta ripetuti con i tifosi, in diversi tornei al ricorso alle bevande offerte dal pubblico come Pepsi e caffé, fino agli sfoghi con l'arbitro. Con lui bisogna sempre aspettarsi di tutto.