Moutet punito con una maxi multa, sfogo folle contro gli arbitri: “Ubriachi prima delle partite”
Una multa di 15 mila euro. Corentin Moutet lascia gli Australian Open con un'ammenda salata sul groppone e una borsa/premio più leggera. Il malessere avuto sotto la doccia e per il quale ha perso i sensi nell'immediata vigilia della partita contro Tien fa il paio con il provvedimento disciplinare inflittogli dalla commissione dello slam per il "comportamento antisportivo" tenuto per un match dispu nel turno precedente c Krueger.
Nell'uno e nell'altro caso il francese ha fatto parlare di sé solo per vicende extra-campo, passando dall'apprensione suscitata per quel malore inspiegabile (è rimasto a terra, sul pavimento, privo di sensi per una quindicina di minuti) alla riprovazione ufficiale per aver perso le staffe e insultato il giudice di sedia. Non è nuovo a esplosioni d'ira e a reazioni teatrali (spesso causate dalla pressione che sente in maniera particolare) ma questa volta ha esagerato, a giudicare dal rapporto contenuto nel provvedimento ricevuto e redatto dal supervisore oltre che dallo stesso arbitro.
È elencato il suo sfogo per intero. Tutto nasce dalla decisione del giudice di sedia di interrompere uno scambio e assegnare il punto a Krueger perché ritiene che ci sia stato un doppio rimpallo. Moutet non è d'accordo e si lascia prendere dalla rabbia: "No! Ma no, amico! Mostrami il replay. Santo cielo, amico, come puoi prendere questa decisione? Questa la chiami palla sbagliata? E smettila di dirmi: perché sei arrabbiato? Sono arrabbiato perché chiami la palla sbagliata. Questo è il problema: hai una cosa da guardare… non puoi concentrarti su questo e commettere un errore del genere. È folle!".
L'irruenza del francese viene punita con un'ammonizione ma nemmeno quella sanzione basta a placarlo: continua, chiede l'intervento del supervisore, non si placa, va avanti ancora per qualche minuto. "… perché non sto calmo. È un tuo errore, mi ammonisci. È un tuo errore. È un tuo errore, è un tuo errore… cavolo, è sempre la stessa cosa. Voi ragazzi fate errori o sbagli e vi sorprendete che siamo arrabbiati per questo. Certo che sono arrabbiato per questo. È pazzesco amico, stai sbagliando. Togli l'ammonizione. Ora fai perdere tempo a tutti a causa del tuo errore. Ora stiamo perdendo 10 minuti. Ti stanno pagando per fare questo. Com'è possibile? Tutti stanno perdendo tempo a causa della tua chiamata".
Moutet, però, è come una pentola a pressione. Non ha ancora sbollito del tutto la rabbia: perde, va a sedersi in panchina al momento del cambio di campo ed esplode di nuovo. Questa volta si gira verso il suo staff e attacca il monologo contro gli arbitri. Parla ad alta voce, scandisce le parole inglese così che lo possano comprendere bene. Sa di poter andare incontro a una punizione severa ma non gli importa.
"Come puoi dare un euro per gente come questa? Come puoi sprecare euro in questo modo? O dollari australiani, o quello che è. Com'è possibile? Dai, amico! Amico, ogni sera, tutti gli arbitri si ubriacano qui. E poi il giorno dopo, rovinano la partita. Com'è possibile, amico? Io sono qui a combattere, lavoro ogni giorno. Combatto per essere qui. E loro stanno rovinando la partita in questo modo. E io dovrei mantenere la calma? Com'è possibile?". Gli toccherà pagare 15 mila euro, magari la prossima volta proverà a trattenersi.