Monfils risorge al Roland Garros, vince una partita persa ‘grazie’ alla figlia: “Non potevo perdere”
"Se mi infortuno di nuovo è finita. La mia carriera è appesa a un filo". Questo disse poche settimane fa, dopo l'ennesima sconfitta, Gael Monfils, giocatore francese di 36 anni, che aggiunse: "Continuo a giocare perché sogno le Olimpiadi di Parigi". Ma Parigi è anche, o meglio soprattutto, il Roland Garros, che ha iniziato a giocare da numero 394 della classifica ATP e in una notte parigina Gael è risorto e lo ha fatto vincendo in modo incredibile una partita che aveva perso un paio di volte. Nel day after le parole più abbinate a lui sono miracolo e resurrezione.
La carriera di Monfils è stata spesso interrotta dagli infortuni. Uno Slam non lo avrebbe vinto lo stesso, ma stabilmente sarebbe potuto essere nella top ten. L'ultimo infortunio lo ha tenuto a lungo fuori dai campi, la ripresa è stata fortemente complicata. Nel 2023 non aveva vinto nemmeno una partita in un torneo ATP, poteva mettere a verbale solo un successo in un challenger, per ritiro dell'avversario. Poca roba per uno come lui, che faticava tanto con il fisico e pure con la testa, perché ogni volta non è semplice ripartire.
Sconfitte in serie, una via l'altra, ma al Roland Garros Gael ci va, gioca, spera, scende in campo da numero 394 della classifica e lo fa contro Baez, un argentino di medio livello, che sulla terra va battuto. La partita è intensa, ha capovolgimenti di fronte. 6-3 Baez, poi 6-3 Monfils. Il pubblico si esalta quando il francese vince 7-5 il terzo. Ma la fatica la paga e Baez si invola, vince dieci game su undici: il quarto finisce 6-1 e soprattutto vola sul 4-0 al quinto.
Sembra l'inizio della fine. Il declino del giocatore più forte, ma più ‘anziano' e soprattutto malconcio. Il pubblico non molla, sostiene Monfils che pian piano si rimette a ruota e incredibilmente in parità: 5-5. A quel punto il più forte dei due sa di avere un'occasione unica. Il cuore di un campione non si deve sottovalutare mai. Si mette avanti e poco dopo chiude 7-5.
Ha vinto Gael, gli importa poco dei punti, del premio e del prossimo avversario, che sarà Rune, uno dei peggiori possibili nel tabellone. Ha vinto Monfils, che piange, è in lacrime. Quasi non riesce a parlare nell'intervista che segue all'incontro mentre gli spettatori che hanno superato la mezzanotte facendo il tifo per lui continuano a festeggiare.
La forza per rimontare Gael l'ha trovata dalla figlia, nata pochi mesi fa: "Quando ero sotto 4-0, mi sono ricordato che non ho mai vinto una partita da quando sono diventato papà. Mia figlia è qui. Avevo bisogno di vincere. Ho cercato di usare l'energia del pubblico. Non ho le parole. Non riesco nemmeno a parlare. L'unica cosa che posso dire è grazie".