Mirra Andreeva imbarazza la sua allenatrice: parla a ruota libera, poi ci mette una pezza
Sarà Mirra Andreeva l'avversaria di Jasmine Paolini nella semifinale del Roland Garros, in programma nel pomeriggio di giovedì. La giovane russa ha battuto a sorpresa nei quarti di finale la favoritissima Aryna Sabalenka e nell'intervista a caldo dopo la fine del match ha mostrato tutto il candore dei suoi 17 anni, quando ha spiegato che non si era accorta di aver vinto la partita e poi ha messo in imbarazzo in diretta la sua allenatrice Conchita Martinez, spiegando che "non aveva nessun piano partita" ma recitava a braccio, salvo poi dopo qualche istante capire di aver fatto una gaffe e dire che il piano lo avevano preparato ma "lo aveva dimenticato".
Mirra Andreeva in semifinale al Roland Garros a 17 anni
Parole accolte con le risate dal pubblico del centrale parigino e la stessa Conchita, che da giocatrice è stata numero 2 al mondo e ha vinto Wimbledon, non è riuscita a rimanere seria, davanti a tanta sincera ingenuità. L'impresa dell'Andreeva è di quelle che fanno epoca, visto che a 17 anni e 37 giorni è la tennista più giovane ad aver raggiunto una semifinale del Grande Slam dai tempi di Martina Hingis allo US Open del 1997.
Mirra è anche la più giovane a battere una numero 2 del mondo da quando Jelena Dokic sconfisse proprio la Hingis a Wimbledon nel 1999, nonché la prima al Roland Garros da quando Monica Seles sconfisse Steffi Graf nel 1990. Il match con la Sabalenka – vinto in rimonta al terzo set dopo aver perso il primo al tie-break – è stato condizionato dai problemi di stomaco della bielorussa, che pur visibilmente in difficoltà non ha voluto mollare. Nel dopo partita peraltro non si è neanche presentata in conferenza stampa – come comunicato dall'organizzazione del torneo – "a causa di un malessere", avendo bisogno di ulteriore assistenza medica oltre quella ricevuta sul campo durante il match.
La giovane russa non si era accorta di aver vinto con la Sabalenka
La Andreeva non si era neanche accorta di aver vinto: sul 5-4 per lei e servizio Sabalenka, era andata a rispondere a sinistra convinta che stesse salvando una palla per il game dell'avversaria. Ed infatti, mentre quest'ultima era già a rete per stringerle la mano, la giovane russa si stava spostando a destra per rispondere sulla presunta parità, dopo aver fatto il pugnetto. Poi Mirra ha alzato gli occhi e ha visto tutto il pubblico in piedi per applaudirla e ha capito che era fatta: era in semifinale in uno Slam per la prima volta nella sua carriera.
Se il match è stato a tratti drammatico, il successivo discorso della 17enne siberiana – è nata a Krasnojarsk – è stato di una spontaneità surreale: "Sì, ho persino dimenticato quale fosse il punteggio, ho cercato di non concentrarmi su quello. Quando era il secondo match point stavo cercando di immaginare di salvare una palla break. Così ho cercato di giocare con coraggio e sono riuscita a vincere".
La Andreeva mette in imbarazzo la sua allenatrice Conchita Martinez
Ma il meglio è venuto dopo, quando Mats Wilander le ha chiesto della sua abilità tattica: "Come faccio? Non lo so davvero. Riesco a vedere il gioco. Gioco dove voglio, non ho nemmeno un piano – ha detto facendo esplodere le risate del pubblico – Quando vedo uno spazio aperto in campo, cerco di giocare lì. E se penso che la mia avversaria andrà lì, cerco di giocare alle sue spalle o qualcosa del genere".
Poi Mirra ha capito che aveva messo in imbarazzo la sua coach che era in tribuna e che non poteva essere certo contenta di sentire dire che mandava in campo la sua giocatrice senza uno straccio di piano che fosse tarato su avversaria e palcoscenico. Ed allora ha aggiunto, tra le ulteriori risate di tutti, inclusi Conchita: "Oggi io e la mia allenatrice avevamo un piano, ma non mi sono ricordata niente durante la partita… Quindi sto solo cercando di giocare come mi sento e questo è tutto!".