Mikhail Youzhny il più grande spaccatore di racchette nella storia del tennis (VIDEO)

Qualche anno fa volevo guardare un incontro di tennis al torneo di Napoli. Sulle tribune non c’era posto, rimasi fuori, ma da dove mi trovavo il campo si vedeva bene. Davanti a me c’erano una hostess molto graziosa e un tennista italiano di terza fascia, che stava cercando un approccio con quella ragazza. Il peruviano Luis Horna, un giocatore modesto, ma l’ultimo capace di battere Federer nel primo turno di una prova dello Slam, decise di attaccare in modo scriteriato sul setpoint in proprio favore. Il peruviano dopo aver sbagliato la volee si tirò una racchettata sulla testa. La hostess sbigottita, si girò di colpo verso di me e verso il tennista che, con scarso charme, e con grande sicurezza provò fare il fenomeno e, le disse: “Questa è una scena classica, perché il tennis è uno sport molto stressante e a noi tennisti i nervi molto spesso saltano.” .

Ivanisevic e Safin –  Lui, omise dal suo racconto grandi campioni, come Federer o Nadal, che mai hanno perso in modo così clamoroso il controllo, ma forse quel tennista di terza fascia, che voleva fare colpo, stava pensando a giocatori come Ivanisevic o Safin che hanno spaccato quantità industriali di racchette. Il croato, nel 2000, a Brighton mentre giocava un match di quarti di finale ruppe tutte le sue racchette, e per continuare a giocare ne chiese una in prestito al suo avversario! Molto peggio, a livello di quantità, ha fatto il russo. L’ex numero uno del mondo in un’intervista disse che lui ogni anno, quando giocava, fracassava almeno una cinquantina di racchette.

Youzhny – Horna, Ivanisevic e Safin negli ultimi sono stati surclassati da Mikhail Youzhny, buonissimo giocatore russo, che rischia di passare alla storia del tennis, non per gli ottimi risultati (ha vinto due volte la Coppa Davis ed è stato anche tra i primi dieci giocatori del mondo), ma per essere il più grande rompitore di racchette della storia del tennis. Nel 2008 a Miami Youzhny stava giocando con Almagro un match di terzo turno. Nel rush finale Youzhny sbaglia un facile diritto, si innervosisce e con una violenza inaudita si tira un paio di volte la racchetta sul capo. Risultato: testa spaccata, sangue che non finisce mai e match sospeso. Quando si riprende il russo vince al tie-break del terzo set! Pochi settimane fa nel match di ottavi di finale del Roland Garros Youzhny stava sfidando Tommy Haas, che stava giocando un tennis divino. Sul 6-1 4-1 in favore del tedesco, il russo arrabbiato con sé stesso e con il suo avversario al cambio di calcio inizia a colpire con enorme violenza la sua racchetta, che dopo nove colpi si spacca in mille pezzi.