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Medvedev vola in semifinale agli Australian Open, ammette il bluff e poi crolla: “Sono distrutto”

Daniil Medvedev ha sconfitto in cinque set Hurkacz e si è qualificato per le semifinali degli Australian Open. Il russo ha faticato per imporsi ma ci è riuscito grazie a una tattica particolare, pre-annunciata alla rovescia in un’intervista.
A cura di Alessio Morra
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Dopo Djokovic e Sinner si è qualificato per le semifinali anche Daniil Medvedev, il tennista russo ha vinto in cinque set una complicatissima partita con Hurkacz e ora attende il vincente di Alcaraz-Zverev. C'è la possibilità che tutti i primi quattro della classifica mondiale arrivino in semifinale. Medvedev ha fatto una mezza impresa, perché la partita si era complicata maledettamente. Dopo la partita raggiante ha rilasciato l'ormai solita spettacolare intervista a caldo.

Hurkacz era un avversario scomodissimo per il russo, con cui aveva perso tre volte su cinque. Medvedev vince il tie-break del primo set, che è la chiave. Il polacco si rimette in parità e lo fa soprattutto nel quarto quando era sotto di un set e di un break. Un break decide il quinto set, che Medvedev vince 6-4. Semifinale per il russo che può dire di aver iniziato la stagione con il piede giusto, e vince ancora in cinque set.

La semifinale in ogni caso sarà durissima, ma c'è tempo per pensarci, si giocherà venerdì (così come Sinner-Djokovic), e dopo la partita Medvedev ha fatto il consueto show, ma stavolta con un'altra ‘spalla'. Perché al posto di Jim Courier si è presentato il mito John McEnroe, che ovviamente ha tenuto testa all'ex numero uno.

Nella chiacchierata con McEnroe, il giocatore russo ha esordito dicendo: "Sono distrutto". Due parole che rendono bene l'immagine di un Medvedev stanco dopo una battaglia al caldo, sotto il sole cocente, di Melbourne. Poi Mc gli ha ricordato la spettacolare intervista di lunedì, nella quale sembrava aver dato consigli a Hurkacz: "Ho cercato di depistarlo? Beh, sì. È stato divertente perché dopo in conferenza stampa mi hanno chiesto della tattica. Mi dicevano ‘quando decidi di andare avanti? Lo deciderai tu?' Nella mia mente sapevo che contro Hubi, che ha un servizio e una volée fantastici. Probabilmente è l'unica situazione nella quale anche se rimango molto indietro la palla continua a salire. Quindi non funziona davvero rimanere lì. Parlando con Jim, durante l'intervista ho pensato: "So che gli starò vicino". Ma non ve lo dirò adesso". 

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Poi McEnroe gli ha fatto una domanda che qualunque appassionato vorrebbe fargli da anni. Nei momenti di difficoltà Medvedev si sfoga con il suo coach Gilles Cervara, che incassa pacificamente: "Ma al tuo allenatore lo fai qualche complimento. Vedo che spesso subisce molte critiche. Lo merita qualche complimenti". La risposta è in stile Medvedev: "Si, glieli faccio dopo la partita e gli mando baci". Cervara inquadrato prontamente ha sorriso. Quando si vince si è sempre contenti.

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