Medvedev triturato da Sinner a Miami fulmina il colpevole con lo sguardo: ha sbagliato tutto
Tra Sinner e Medvedev non c'è stata di fatto mai partita a Miami. Il tennista russo è stato letteralmente travolto dall'azzurro che si è imposto in poco più di un'ora 6-1, 6-2. Dominante Jannik che ha mandato in tilt il suo avversario, alla quinta sconfitta di fila su undici precedenti. Daniil letteralmente irriconoscibile, con una pioggia di errori al suo attivo. Ancora una volta è stato lui a cadere nella trappola di Sinner, che ha scatenato anche la sua frustrazione, come confermato dai continui "sfoghi" verso il suo angolo.
Più volte nel corso della semifinale di Miami, abbiamo visto Medvedev girarsi verso il suo team composto da due elementi ovvero sua moglie e il coach Gilles Cervara. Se la prima spesso e volentieri nel corso della partita ha manifestato la sua preoccupazione, pur incoraggiando il marito, il secondo ha cercato soprattutto di motivare il suo giocatore. E così ecco che Medvedev sconsolato e in alcuni tratti quasi disperato, ha iniziato ad allargare le braccia sorridendo ironicamente. Questo per l'incapacità di trovare contromisure al gioco di Sinner, e la spiegazione anche ai diversi errori gratuiti.
In un momento specifico poi Medvedev dopo aver perso l'ennesimo game, ha urlato qualcosa verso il suo angolo, per poi sfoderare un'espressione torva con tanto di sguardo glaciale. Un gesto per fulminare quello che ha considerato come il colpevole della sua serata storta, ovvero proprio Cervara. Quest'ultimo dal canto suo, ha provato ripetutamente a incoraggiare Medvedev senza però dare indicazioni tecniche. Al netto delle possibili lacune nella fase di preparazione, grossi meriti soprattutto per l'avversario. D'altronde infatti il russo ha commesso degli errori davvero clamorosi, dall'inizio alla fine, dimostrando uno stato psicologico tutt'altro che sereno.
E pensare che proprio Medvedev in passato ha fatto impazzire Sinner con sei vittorie di fila nei primi scontri. Un rendimento che poi Sinner ha ribaltato in maniera drastica: quella di Miami è stata la quinta affermazione consecutiva per Jannik che è riuscito a far perdere la testa anche ad uno dei giocatori mentalmente più solidi come Medvedev.