Medvedev spiega la vita all’avversario sconosciuto: “Se continui così avrai: soldi, ragazze, casinò”
Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Usando un vecchio slogan pubblicitario si può definire bene in questo modo Daniil Medvedev, che ha chi lo ama e chi lo odia. Lui è fatto così, è di una sincerità impressionante, ha un grande talento e spesso durante i suoi incontri perde il controllo. Tutto il corredo classico lo ha messo in mostra a Melbourne in occasione del match di primo turno degli Australian Open, dove ha rischiato grosso con il numero 418 ATP Samrej, al quale poi ha dato delle dritte sul futuro.
Medvedev è una furia in campo, poi vince con Samrej
Finalista un anno fa, Medvedev ha trovato al primo turno un qualificato, il tailandese Samrej, il giocatore con la classifica più bassa in tabellone: numero 418. Un incontro iniziato in scioltezza, ma che poi si è complicato in modo incredibile. Perché Samrej si è messo a giocare molto bene e ha mandato in tilt Medvedev, che di colpo si trova sotto due set a uno. In quel momento il russo si sfoga, furioso distrugge racchetta e telecamera. Partita sospesa per qualche minuto e alla ripresa non c'è stata più storia: tre game in due set per Samrej e Medvedev passa al secondo turno.
L'intervista show di Medvedev: "Samrej se gioca così avrà una bella vita"
Dopo la partita inizia lo show ai microfoni di Medvedev, che si scatena dicendo che arriva al quinto set perché gioca meglio quando le partite diventano più lunghe: "So che gioco meglio quando le partite si allungano. Mi sono detto, allora perché giocare solo un'ora e mezza? Meglio tre ore, no".
Poi ha parlato del suo avversario e con clamorosa onestà gli ha indicato il suo futuro, a patto che continui a giocare come ha fatto nei primi tre set: "Samrej tirava forte e gli stavano tutte dentro, non sapevo che fare. Ho visto alcune partite sue, ma non giocava in questo modo. Se mantiene questo livello la sua vita sarà molto bella: soldi, ragazze, casinò. Se gioca così ci riuscirà, altrimenti non avrà tutto questo con il tennis. Gli auguri di riuscirci".
Spiazzante, come suo solito, ha aggiunto un aneddoto a questo discorso: "Una volta a Tokyo ho giocato contro una wild card locale, vinsi un match pazzesco salvando matchpoint contro un tennista che serviva sempre a 230 chilometri orari. La settimana dopo lui ha perso 6-2 6-2 in un torneo Challenger, e io gli avevo fatto un break solo una volta in tre set".