Medvedev protesta a Shanghai con un gesto volgare, poi spiega: “Sinner e Alcaraz sono avvantaggiati”
Perché Daniil Medvedev ce l'ha così tanto con le palline da tennis utilizzate nel torneo di Shanghai? Il tennista russo ha spiegato tutto dopo la turbolenta partita vinta contro Matteo Arnaldi, in cui non sono mancati i momenti forti. Proprio le palline infatti sono state l'oggetto degli sfoghi di Medvedev anche con l'arbitro che lo ha punito con un penalty point. E non è mancato anche un gesto volgare. Dopo il match ha spiegato il motivo per cui queste palline favoriscano ulteriormente Sinner e Alcaraz, e non un giocatore come lui.
Il gesto volgare di Medvedev nel match contro Arnaldi a Shanghai, ce l'ha con le palline
Ha fatto il giro del mondo la scena, tutt'altro che edificante, di Medvedev che si porta una pallina dal tennis all'altezza del fondoschiena. Non ne può più il giocatore russo che ha spiegato alla sua maniera all'arbitro, con il quale ha vissuto diversi conciliaboli veementi costatigli provvedimenti, che non utilizzerebbe queste palline nemmeno come carta igienica per la loro presunta qualità scarsa.
Medvedev scatenato, spiega perché le palline favoriscono Alcaraz e Sinner
Una scena particolare che fa il paio poi con quella finale, quando Medvedev invece ha utilizzato l'arma dell'ironia al momento della dedica sulla telecamera scrivendo: "Belle palle". Insomma niente di nuovo sul fronte "orientale" questa volta con Medvedev che poi, nell'intervista post match, ha spiegato dove nasce la sua avversione per queste palline tirando in ballo anche i due migliori giocatori al mondo Sinner e Alcaraz.
Queste le sue parole: "Penso che fondamentalmente queste palline favoriscano quei giocatori che traggono forza dal nulla. In realtà i due migliori giocatori al mondo, sono già bravi in questo e lo sarebbero anche senza queste palline. Ma loro con queste sono gli unici giocatori che possono generare una potenza pazzesca. Questo dà un vantaggio in più a Jannik e Carlos".
Invece Medvedev a suo dire deve fare i conti con non pochi problemi: "Cerco di ottenere questa potenza, che non ho mai avuto sin da quando ero giovane per come è il mio tipo di corpo. Ci sono stati persino dei test sui muscoli che misurano la potenza, l'esplosività, e io non ho davvero l'esplosività. Posso generare molta potenza quando la palla è veloce, ma non quando la palla è ‘morta'. Cerco di fare quello che posso".