Medvedev manda un messaggio a Rune, poi gli dice il resto dopo aver vinto: “Non ho sentito le scuse”
Quando in campo ci sono Daniil Medvedev e Holger Rune, ovvero due dei caratteri più fumantini del circuito del tennis mondiale, esiste sempre il rischio che la temperatura della partita si alzi oltre il livello di guardia. È esattamente quello che è successo nella notte italiana, mentre a Indian Wells si giocava il match dei quarti di finale del torneo ATP 1000 tra il russo e il danese. L'episodio che ha visto Medvedev dare del maleducato a Rune e farglielo capire con un gesto preciso della mano si è verificato all'inizio del secondo set. Poi – dopo averlo battuto 7-5/6-4 ed essersi qualificato per la semifinale in cui affronterà Tommy Paul (dall'altra parte del tabellone ci sono il nostro Jannik Sinner e Carlos Alcaraz) – gli ha detto il resto al momento del saluto: "Non ho sentito la parola scusa".
Dopo lo spavento dovuto all'invasione di migliaia di api durante il match tra Alcaraz e Zverev, il programma sul centrale di Indian Wells prevedeva la partita tra Medvedev e Rune, che prometteva – si fa per dire – motivi di interesse anche extra tennistici. Tutto era filato liscio nel corso del primo tiratissimo set, vinto dal russo 7-5 grazie al decisivo break all'undicesimo game, poi il primo punto del secondo parziale ha scaldato gli animi: lo scambio ha portato entrambi i giocatori sotto rete ed è stato concluso vittoriosamente da Rune con un colpo tirato dritto al corpo di Medvedev, che nulla ha potuto vista la vicinanza.
In quelle situazioni, mirare al corpo è una soluzione considerata non scorretta nel tennis, ma di solito chi ha vinto il punto alza la mano per chiedere subito scusa all'avversario. Un atto del galateo non scritto della racchetta, che Rune ha ritenuto non opportuno applicare in questa circostanza. Medvedev l'ha presa molto male, fermandosi sotto rete in attesa di quelle scuse mai arrivate. Poi tornando a fondo campo per giocare il punto successivo, il russo ha fatto un gesto con le dita della mano a indicare gli occhi, come a dire al danese ‘ti sto guardando'.
La vicenda non è finità lì. Dopo la fine del match i due giocatori si sono ritrovati sotto rete per l'abituale stretta di mano e in quel momento il campione in carica del torneo ha fatto capire in maniera ancora più esplicita al suo avversario cosa pensasse del suo comportamento. "Non ti ho sentito chiedere scusa", gli ha detto senza mezzi termini, ricevendo in cambio la risposta sprezzante del danese: "Non c'è ragione di parlarne". Una pacca di Rune sul braccio di Medvedev ha poi fatto rispondere allo stesso modo il russo, chiudendo la vicenda in maniera civile.
Successivamente, in conferenza stampa, Medvedev ha chiarito ulteriormente il suo pensiero: "Quello che succede in campo resta in campo, il fatto è che non l'ho visto scusarsi. Di solito un giocatore in questi casi lo fa, ma non lui non l'ha fatto. In quel momento sono impazzito per un attimo, mi dispiace per la mia reazione, storia chiusa".
Peraltro nel corso della partita anche il russo aveva fatto qualcosa di non esattamente cavalleresco nei confronti di Rune, imitandone in maniera manifesta e sarcastica il modo in cui si tira su i pantaloncini. Il prossimo incontro tra i due sarà da seguire con attenzione…