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Medvedev ha rischiato la squalifica contro Alcaraz a Wimbledon: ha urlato parole irripetibili

Daniil Medvedev ha rischiato grosso nella semifinale di Wimbledon contro Alcaraz. Il tennista russo ha pronunciato parole pesanti, costringendo l’arbitro a ricorrere al supervisor.
A cura di Marco Beltrami
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Daniil Medvedev ha rischiato grosso nella semifinale di Wimbledon contro Carlos Alcaraz. Il tennista russo ha perso le staffe dopo una chiamata dell'arbitro Eva Asderaki-Moore, non condivisa. Parole di fuoco da parte del giustiziere di Sinner che è stato oggetto di una valutazione del supervisor, che prevedeva la possibile squalifica. Alla fine però se l'è cavata.

Cosa ha detto Medvedev all'arbitro Asderaki-Moore a Wimbledon

Per ricorrere al supervisor, l'arbitro ha sentito qualcosa di molto grave dalla bocca di Medvedev. Ma cosa ha detto il russo nello specifico dopo la chiamata di Eva Asderaki-Moore? Il labiale sembra incastrare Daniil che a più riprese, ha urlato a quanto pare "Fuck you", ovvero "Vaff…..o" in direzione dell'ufficiale. A suo dire dunque la giudice di sedia aveva commesso un errore chiamando il doppio rimbalzo, perché Daniil era convinto di essere riuscito a toccare la pallina quando era ancora buona.

Medvedev ha rischiato la squalifica contro Alcaraz: solo un warning per lui

Medvedev ha rischiato grosso. La giudice di sedia infatti ha sentito bene quanto detto dal tennista russo e per questo ha sottoposto tutto all'attenzione del supervisor per valutare con lui i margini di un provvedimento disciplinare. La possibile offesa nei suoi confronti sarebbe potuta costargli la squalifica, e dunque la fine immediata dalla semifinale e del torneo per Medvedev.

Sarebbe stato dunque un caso simile a quello del suo connazionale Rublev pochi mesi fa. E invece dopo il consulto a bordo campo, il tennista russo è stato sanzionato solo con un avvertimento, ovvero il classico "warning", per comportamento antisportivo e nello specifico abuso verbale. Si tratta del primo grado di sanzione, seguito poi dal "punto perso", dal "game perso" ed eventualmente poi della squalifica.

Nel momento in cui si è deciso per la mancata squalifica diretta, Asderaki-Moore non poteva fare altro che "ammonire" Medvedev al quale è andata decisamente bene.

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