Medvedev ha fatto la prova della racchetta: a Indian Wells ha scoperto qualcosa che non gli piace

Daniil Medvedev ha due ‘nemici' veri da battere a Indian Wells 2025. Se stesso, con il quale deve fare i conti prima o poi, in un modo o nell'altro. E la superficie dei campi che lì, in California, si presenta insidiosa e… più lenta a confronto con le passare edizioni, come spiegato dal russo nella conferenza stampa. Sembra quasi voglia mettere le mani avanti, lo fa proponendo una battuta sulla sua racchetta: "Quando mi è caduta, non l'ho lanciata… eh (e sorride), e ho notato che il manico s'era un po' rovinato per l'impatto col suolo".
E se finora è stato terribilmente schietto nell'ammettere che i soldi guadagnati sono un ottimo analgesico, rispetto al dolore e al dispiacere per le sconfitte, adesso sa è arrivato il momento di ribaltare l'inerzia presa dalla sua carriera. È stato numero uno al mondo, deve recuperare la brillantezza e la sicurezza perdute, schiantate contro quel ‘mostro' di Jannik Sinner.
Primo fattore, questione motivazionale e self control. Gli stimoli non mancano di certo a Medvedev che è sì anora sesto nel ranking Atp ma se infila l'ennesima sequenza di risultati negativi rischia di uscire dalla top 10. È un pensiero che un po' lo tormenta e un po' lo pungola a risollevarsi in fretta. Equilibrio è la parola chiave, se ne troverà abbastanza da tornare freddo e cinico allora potrà dirsi già a metà strada.

"In campo a volte dico cose che in realtà non penso – ha spiegato in sala stampa -. A causa dell'adrenalina, per quello che è in gioco, per la pressione del momento, a volte dico cose che non sono vere… e dopo la partita mi chiedo come abbia fatto a esprimermi in quel modo. Non so davvero come rispondere a questa domanda, perché penso di essere sempre stato così. Semplicemente non dico sempre quello che penso, ma a volte tengo le cose per me, ma se parlo di qualcosa, preferisco essere profondamente sincero".
Capitolo campi di gioco. A Medvedev non piacciono quelli di Indian Wells. Non può dirlo apertamente ma è chiaro qual è la situazione che gli si prospetta. "I campi ora sembrano quasi più lenti di prima, molto lenti – ha ammesso il russo . Anche se devo dire che a me piace giocare qui e il mio obiettivo è vincere". La prova fatta nei giorni che precedono l'inizio del torneo non gli ha restituito riscontri positivi. "Ho giocato per un paio di giorni e mi sono sembrati molto, molto lenti, quindi vedremo come andrà durante il torneo".