Medvedev perde la testa a Cincinnati: calcio alla telecamera dopo un brutto scontro
Fuori programma a Cincinnati nella prima semifinale tutta russa del Masters 1000 tra Medvedev e Rublev. In occasione di un tentativo di recupero, il primo è finito contro una telecamera presente a bordo campo. Grande spavento da parte di tifosi e addetti ai lavori, con il giocatore che poi ha rifilato un calcione alla camera infuriandosi con l'arbitro.
In avvio di secondo set, Rublev ha letteralmente mandato fuori dal campo Medvedev. Gran dritto di Andrey che ha costretto il connazionale a tentare un recupero a fondo campo. Quest'ultimo pericolosamente lontano dal terreno di gioco ha provato a correre letteralmente, finendo però contro una delle postazioni riservate ai cameraman per la trasmissione delle immagini. Medvedev si è scontrato contro la telecamera, riuscendo in extremis ad evitare l'impatto con la testa. Con la spalla e la mano ha spinto la camera che è finita a terra, e per poco non ha travolto l'addetto ai lavori.
Sul campo centrale dell'impianto di Cincinnati è sceso il gelo, anche se Medvedev ha subito tranquillizzato tutti allargando le braccia. Dolore alla mano per il numero 2 del seeding che prima ha scambiato il 5 con il cameraman, poi ha esternato la sua frustrazione nei confronti dell'arbitro. Calcione alla telecamera appena rimesso a posto e dito puntato contro il giudice di sedia: "Non te ne frega niente dei giocatori. Ho detto dopo la prima partita che questa telecamera non doveva essere lì. Siamo in semifinale e mi fa male la mano".
L'arbitro spaventatosi per l'accaduto è sceso dal suo seggiolino per assicurarsi delle condizioni del giocatore (stessa preoccupazione anche da parte dell'avversario) che è riuscito a proseguire la sfida nonostante le cure alla mano. Sfida che però si è rivelata sfortunata visto che Rublev ha vinto il secondo e poi il terzo set, conquistando così la finale del Masters. E chissà che quell'impatto non abbia influito comunque sulle condizioni di Medvedev.