Medvedev fa un teatrino contro il pubblico del Roland Garros: l’arbitro al suo fianco è allibito
Daniil Medvedev a Roma si è smentito da solo, dimostrando di poter vincere anche sulla terra rossa una superficie mai del tutto digerita. Quello che invece il tennista russo ha ampiamente confermato, è il suo rapporto di amore-odio con i tifosi che lo ha spinto a vivere anche situazioni curiose in campo. L'ultima è andata in scena al Roland Garros, nella sfida clamorosamente persa contro Seyboth Wild.
A Montecarlo, a Madrid e in parte anche a Roma, Medvedev ha dimostrato di non essere indifferente di fronte ad un pubblico ostile. Spesso e volentieri, il giocatore classe 1996 ha reagito in modo plateale, rispedendo al mittente i fischi o i "buu" ricevuti dagli spalti, magari per una sua protesta o un comportamento sopra le righe. Il copione si è ripetuto in Francia, in modo però persino più curioso.
Tutto è nato, ancora una volta, da una palla contestata. Quando l'arbitro è sceso per vedere il segno nella sua metà campo, Medvedev si è scatenato. L'ufficiale ha fatto il classico gesto per indicare che il segno lasciato dalla palla fosse sulla linea, consegnando il punto al giocatore brasiliano. Daniil non si aspettava una decisione del genere e ha provato a far cambiare idea alla sua interlocutrice con ampi gesti, invitandola a guardare da un'altra prospettiva.
Mentre cercava di ottenere il dietrofront dell'arbitro, dagli spalti si sono alzati fischi copiosi nei confronti del russo colpevole di non voler accettare la decisione. E qui Medvedev si è letteralmente lasciato andare e con una serie di gesti ha iniziato a parlare con i tifosi, portandosi l'indice davanti alla bocca invitandoli a stare zitti. Un teatrino che è durato qualche secondo, anche buffo, con Medvedev che sembrava dire "ok continuate, ma non serve a nulla e io non sento cosa mi dice l'arbitro".
Proprio l'arbitro in piedi al suo fianco, è rimasta allibita dal comportamento di Medvedev che però non ha sanzionato con warning sorridendo invece a più riprese. Una scena destinata a restare tra le più particolari di questa edizione del Roland Garros.