Medvedev empatizza con Sinner sul caso doping: “Immaginate di ricevere domani un’email”
Il tennis va avanti, si stanno giocando i tornei di Pechino e Tokyo, ma la vicenda doping di Jannik Sinner – col ricorso presentato dalla WADA al Tribunale Arbitrale dello Sport – continua a tenere banco: un po' a tutti viene chiesto un parere sulla questione e Sinner sta incassando la solidarietà dei più forti al mondo, pur con la premessa di voler attendere che la giustizia faccia il suo corso. Prima è stato Carlos Alcaraz a mostrare vicinanza a Jannik, poi oggi è toccato a Daniil Medvedev empatizzare col 23enne campione azzurro dopo aver battuto due set a zero Flavio Cobolli nei quarti dell'ATP 500 di Pechino: "Immagina di ricevere domani un'email che ti informa che non hai superato un test antidroga. Mi dispiace per Jannik".
Medvedev si trova dall'altra parte del tabellone rispetto a Sinner, dunque i due potranno incontrarsi eventualmente solo in finale nel torneo cinese. Anche il campione azzurro è approdato in semifinale, battendo oggi nei quarti il ceco Lehecka, e ora lo aspetta il giocatore di casa Bu, mentre il russo affronterà Alcaraz.
Medvedev sul caso doping di Sinner: "Mi dispiace per Jannik"
Nella conferenza post vittoria su Cobolli, Medvedev non si è trincerato dietro frasi di circostanza sul caso Sinner: "Nessuno vorrebbe trovarsi in una situazione come questa. Immagina di ricevere domani un'email che ti informa che non hai superato un test antidroga per qualche motivo, come la cocaina o qualche droga di cui non conosci nemmeno il nome. E tu dici ‘Wow, cosa ho fatto?', perché non hai idea di come sia successo, di come sia finita nell'urina, nel sangue o in qualsiasi altra cosa".
"Quindi è una situazione difficile – ha continuato Medvedev, attuale numero 5 al mondo – Probabilmente la WADA sta facendo quello che deve fare. Vediamo come va a finire. Pensavamo che fosse tutto finito, invece no. La mia opinione è un po' come quella di Carlos. Mi dispiace per Jannik. Non penso che sia così grave, perché la cosa veramente brutta sarebbe che se tutti e dieci i giocatori nella top 10 si trovassero nella stessa situazione, allora le cose sarebbero diverse".