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Medvedev batte Zverev agli Australian Open e urla 4 volte la stessa parola: “Non è una vendetta”

L’esultanza di Medvedev dopo aver battuto lo storico rivale Zverev nella semifinale degli Australian Open non è passata inosservata dati gli screzi tra i due dopo l’uscita della serie Netflix ‘Break Point’. Il russo però ha spiegato cosa c’è dietro quella parola urlata per quattro volte e quel dito portato davanti al naso a voler zittire tutti.
A cura di Michele Mazzeo
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In rimonta Daniil Medvedev ha battuto in cinque set il rivale di sempre Alexander Zverev assicurandosi un posto nella finale degli Australian Open 2024 dove sfiderà l'italiano Jannik Sinner. Il tennista russo, oltre che per la grande prestazione offerta contro il tedesco, è però finito sotto i riflettori per un episodio andato in scena dopo aver messo a segno il punto che ha chiuso il match.

Il moscovita classe '96 si è infatti rivolto al suo staff portando il dito davanti al naso come a voler zittire qualcuno e poi ha urlato per quattro volte la stessa parola. Dal labiale non sembrano esserci dubbi: "Karma! Karma! Karma! Karma!" sembra infatti pronunciare Medvedev. Inevitabilmente tutti hanno pensato che fosse un messaggio rivolto al suo avversario con il quale le strade si sono incrociate più volte sia in campo che fuori e con cui c'è sempre stato un rapporto conflittuale.

E che quella parola, ripetuta per quattro volte, fosse una sorta di vendetta nei confronti di Alexander Zverev per le dichiarazioni rilasciate da quest'ultimo nella recentissima serie di Netflix "Break Point" in cui il russo viene dipinto come un uomo scorretto, cattivo e subdolo: "È uno dei giocatori più scorretti al mondo. Io prendo molto sul serio il fair play e la sportività, lui no" è stato infatti il commento fatto dal tedesco in uno degli episodi della serie TV in cui si fa riferimento ad un match tra i due andato in scena al Masters di Monte Carlo.

Una docuserie che ovviamente non è per nulla piaciuta a Medvedev che, alla vigilia della semifinale degli Australian Open 2024, a riguardo ha ermeticamente chiosato con un eloquentissimo "Netflix fa schifo". Inevitabile quindi che, alla luce di questo recentissimo incidente diplomatico tra i due, quel gesto e quella parola urlata quattro volte fossero interpretate come un sorta di vendetta nei confronti di Zverev.

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Una versione dei fatti che però dopo il match è stata smentita dallo stesso Medvedev che in conferenza stampa ha affrontato l'argomento spiegando come in realtà si trattasse di un messaggio al suo team e rivelando di non nutrire alcun rancore nei confronti del tedesco: "No no, no, non ho detto ‘Karma'. Dopo il match sono andato su Twitter e l'ho visto ovunque. Ero incredulo: è vero in passato ho avuto i miei momenti, probabilmente la maggior parte con Tsitsipas, e anche con lui sembra che non siamo amici ma ora ci rispettiamo più di prima. Con Zverev è lo stesso. Quello che ho detto era qualcosa legato alla mia squadra che riguardava la mentalità. Quindi non ha niente a che fare con ciò che avete pensato. Non sarei contento di me stesso se dovessi reagire così" ha difatti detto Medvedev dopo l'incontro smentendo dunque di aver pronunciato la parola "Karma" e che quell'esultanza apparentemente polemica fosse rivolta ad Alexander Zverev.

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