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Roland Garros

McEnroe sconvolto da quello che fatto Djokovic, è il colpo dell’anno: “È irreale! Ha 37 anni!”

Novak Djokovic ha scritto un’altra pagina della sua carriera leggendaria, battendo al Roland Garros Francisco Cerundolo in 4 ore e mezza. Una vittoria in condizioni fisiche menomate, il che rende il gesto che ha fatto al quinto set qualcosa di inumano. John McEnroe non ci può credere: “È irreale! Ma come fa?”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Mostruoso, altro che finito: Novak Djokovic ha dimostrato ancora una volta perché è seduto lì dove l'aria è più rarefatta e sono in pochissimi a fargli compagnia. È l'Empireo del tennis, il luogo dove bellezza e verità riluccicano sulle racchette dei campioni più leggendari. Francisco Cerundolo pensava di avercela quasi fatta, così come lo pensava il nostro Lorenzo Musetti nel turno precedente, ma quell'altro è un dimonio con occhi di bragia, un immortale, uno che lo devi accoppare mille volte prima di cantare vittoria. Semizoppo per un problema al ginocchio destro, con sul groppone 12 anni in più del suo avversario, Djokovic è uscito dalla fossa e ha vinto al quinto set nella bolgia dantesca del centrale del Roland Garros. Una prestazione epica che ha lasciato senza parole un'altra leggenda del tennis come John McEnroe, che è apparso davvero scioccato per quanto visto.

Djokovic è un mostro, McEnroe non crede a quello che ha visto

"Faccio tennis da 50 anni, ci ho giocato a lungo, poi sono rimasto a lavorarci, ora sono qui a commentare – ha detto l'ex numero uno al mondo ai microfoni di Eurosport – E questo ragazzo riesce ancora a stupirmi! Insomma, come fa a fare tutte queste cose? 12 anni fa Novak vinse due partite di fila in cinque set, vinse anche contro Nadal, ma questo adesso… ha 37 anni! Allora, come fa quest'uomo? Voglio dire, l'altro ieri ha giocato fino alle tre del mattino! Come riesce a trovare il modo di superare questo tipo di sfide?".

Una domanda che si sono posti anche i milioni di spettatori che in tutto il mondo hanno assistito all'ennesima prova da gigante di Djokovic, che ha giocato chiaramente menomato dal secondo set in poi, dovendo fare ricorso alle cure del fisioterapista per il problema al ginocchio e poi palesando evidenti limiti di spostamento. Cerundolo si è portato due set a uno e 4-3 con break al quarto contro un giocatore che sembrava morto stecchito. A quel punto tutti non aspettavano altro che di certificare una sconfitta che avrebbe significato anche il sorpasso in vetta alla classifica mondiale da parte di Jannik Sinner. E invece no: da lì il serbo ha trovato forze inspiegabili, quasi soprannaturali, rimontando nel quarto set e riuscendo poi ad avere la meglio al quinto dopo 4 ore e 39 minuti. Nel turno precedente era stato in campo 4 ore e 29 per battere Musetti alle 3 di notte…

La spaccata con volée di Djokovic: un gesto inumano al quinto set

Il livello di condizionamento fisico pazzesco di Djokovic e il suo rifiuto tassativo di arrendersi si sono sublimati in un recupero sotto rete sul 3-3 nel quinto set: un gesto che definire prodigioso è poco, con una scivolata che è diventata una spaccata e ha prodotto una voléè incredibile che ha dato il punto al serbo. Qualcosa che assomiglia parecchio al colpo dell'anno. "Che flessibilità, è irreale! – ha commentato McEnroe – Novak deve ispirare tutti nello sport, non solo nel tennis, a lavorare su se stessi e raggiungere un livello tale. Non so cos'altro si possa fare oltre a quel tipo di lavoro su se stessi per avere la possibilità di ottenere questo tipo di successi".

Non c'è molto da aggiungere a quello che ha detto The Genius, ma solo applaudire. Djokovic raggiunge per la 59sima volta in carriera i quarti di finale in un torneo del Grande Slam, record assoluto in solitario che prima condivideva con Federer a 58. Così come è un altro record, anche in questo caso staccando Federer, la 370sima vittoria in uno Slam.

Ma i numeri dicono solo una piccola parte di una vicenda così inumana da far dire allo stesso Nole dopo la partita: "Non so come ho vinto". Il suo prossimo avversario nei quarti, il norvegese Casper Ruud, è avvertito: questo qua davvero ha qualcosa dentro che assomiglia a un fuoco inestinguibile.

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