Matteo Berrettini si ritira dal Queen’s prima di giocare: ora sprofonderà nel ranking ATP
Matteo Berrettini, a tabellone già compilato, si ritira dal Queen's, torneo che aveva vinto sia nel 2021 che nel 2022. Il giocatore romano dà forfait a pochi giorni dalla durissima sconfitta subita da Sonego a Stoccarda. Questo 2023 sta diventando un autentico incubo per Berrettini, che sperava di ritornare sui suoi livelli con la stagione sull'erba. Ma non è stato così. E ora scatta l'allarme anche in vista del torneo di Wimbledon.
Più infortuni che tornei giocati. Un 2023 davvero sfortunatissimo per il tennista romano, che ha dovuto saltare tantissimi tornei in questa stagione e che dopo aver mancato Roma e Roland Garros si era presentato a Stoccarda, dove però era finita malissimo. Appena tre game contro Sonego e le lacrime dopo la partita. Poi un post molto intenso in cui Berrettini prometteva battaglia.
Al Queen's ci è andato con grande fiducia. Il tabellone lo aveva collocato nella parte alta. La speranza era quella di vincere più partite possibile, perché anche se è un maestro sull'erba ma non è facile ripartire con grande forza. Purtroppo il Queen's 2023 non lo giocherà e non potrà così difendere materialmente i titoli vinti nel 2021 (con Norrie) e 2022 (contro Krajinovic).
Non sono stati resi noti i motivi del forfait, ma pare facile immaginare che la rinuncia sia prodotta da problemi fisici, si spera non ci sia un altro serio infortunio. La stampa inglese parla di un problema agli addominali. La possibilità di giocare partite prima di Wimbledon comunque c'è, perché dal 26 giugno a Eastbourne si disputa un torneo ATP 250. Ma intanto c'è da capire quali sono le condizioni di Berrettini, che ora soprattutto precipiterà nella classifica mondiale.
Un anno fa vinse prima Stoccarda e poi il Queen's. Un bottino di 750 punti, che ora non saranno più nel suo carniere. Ora ci saranno due zero. E come sul dirsi: il piatto piange. Berrettini esce così dai primi 30, ma anche dai primi 32 della classifica ATP. Un numero non casuale. Perché ciò significa che Matteo a Wimbledon, sperando giochi, non sarà incluso tra le teste di serie e potrebbe finire dunque subito in uno spicchio di tabellone tremendo, magari contro uno dei big già al primo turno.