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Matteo Berrettini ai quarti del torneo di Acapulco: distrutto Ymer due set a zero

Matteo Berrettini si è qualificato per i quarti di finale dell’ATP 500 di Acapulco: sul cemento messicano ha battuto due set a zero lo svedese Elias Ymer. Niente da fare invece per suo fratello Jacopo, battuto seccamente da Alex De Minaur.
A cura di Paolo Fiorenza
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Matteo Berrettini avanza al torneo ATP 500 di Acapulco: il romano ha battuto nella notte lo svedese Elias Ymer per 6-3/6-3, in un match che ha dominato e in cui non ha mai perso il servizio. Al prossimo turno l'attuale numero 24 al mondo affronterà il rampante danese Holger Rune, che lo precede in classifica (è decimo nel ranking) e a sua volta ha facilmente superato sul cemento messicano il portoghese Nuno Borges (6-0/6-2). Niente da fare invece per il fratello minore di Matteo, Jacopo Berrettini, che non è riuscito a rovesciare il pronostico contro l'australiano Alex De Minaur, impostosi agevolmente col punteggio di 6-1/6-0.

Matteo Berrettini partiva nettamente favorito contro Ymer, ben lontano dai vertici del tennis mondiale (è numero 170), e non ha tradito le attese, con una partita molto solida, condita dal consueto alto numero di vincenti (27 contro 11 del suo avversario). Il primo set si è messo subito in discesa per il campione azzurro, che ha brekkato lo svedese al primo game, ha avuto altre palle break al quinto e settimo gioco ed infine ha strappato nuovamente il servizio al suo avversario al nono game, chiudendo 6-3 la prima frazione in 48 minuti.

Nel secondo parziale, Ymer è stato più consistente nei propri turni di battuta, non fronteggiando palle break fino all'ottavo gioco, quando Matteo si è preso il vantaggio decisivo, andando poi a servire per il match. È stato solo allora che il suo braccio ha tremato un attimo, concedendo le uniche due palle break del match, peraltro annullate prima del 6-3 finale con cui ha chiuso anche il secondo set, curiosamente nello stesso tempo impiegato per il primo, ovvero 48 minuti. Poco prima era invece finita la bella favola del fratello Jacopo, cui De Minaur non ha lasciato scampo: il tempo di gioco (un'ora e 2 minuti) dice tutto sulla differenza di valori in campo, espressa dal 6-1/6-0 finale.

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