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Matteo Berrettini a tutto campo: svela i suoi sogni e il nome del suo unico amico tennista

Il giocatore italiano in una lunga intervista ha parlato dell’aspetto mentale del tennis, delle qualità umane di Roger Federer, il suo idolo di gioventù, e ha fatto il nome del suo miglior amico sul circuito.
A cura di Alessio Morra
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Matteo Berrettini è uno dei più forti tennisti italiani, con Sinner e Musetti, ma senza essere tacciati di partigianeria si può dire anche che il romano, quando è al top della forma, uno dei migliori in assoluto. La sua carriera parla per sé. Tanti guai fisici però gli hanno impedito di rimanere al vertice, ma i risultati degli ultimi tornei sono positivi e il ritorno verso la vetta sarà graduale. Un tennista di livello, ma soprattutto un ragazzo d'oro Berrettini, che ha mostrato molto di sé in una recente intervista, nella quale ha parlato di Federer e ha svelato anche chi è il suo miglior amico nel circuito ATP.

I leoni da tastiera negli ultimi mesi non gli hanno dato tregua, ma Berrettini tira dritto, fisicamente si è rimesso a posto e ha ripreso a giocare e a vincere. A Wimbledon è stato fermato solo da chi ha poi vinto il titolo. Ora è in Canada, dove sfiderà per la prima volta Sinner. Ma prima di partire ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera, nella quale ha parlato anche dell'aspetto mentale.

In fondo chi gioca a tennis è solo e deve conoscere bene sé stesso per poter vincere contro l'avversario di turno e soprattutto contro sé stesso e contro le proprie paure: "Io sul campo da tennis non ho segreti, conosco e riconosco ogni singola emozione, ogni gesto, ogni fragilità, ogni potenza. Il mio corpo e il mio cervello non hanno più segreti. Nel tennis, nella solitudine di questo sport, ogni gesto è pensato, vissuto e sofferto. Perché da ogni gesto dipende l'esito di ciò che fai. E tanto è più alto lo stress quanto più riesci a comprenderti. Il tennis è uno specchio impietoso, ti guarda dentro. E ho capito una cosa fondamentale: per eccellere, in questo sport, devi in primo luogo riconoscerti". 

Matteo Berrettini stringe la mano a Roger Federer dopo la sconfitta negli ottavi di Wimbledon 2019.
Matteo Berrettini stringe la mano a Roger Federer dopo la sconfitta negli ottavi di Wimbledon 2019.

Parole da leggere e rileggere, che magari valgono più per qualcuno con un animo nobile ma che in generale possono essere adatte per la maggioranza dei tennisti. Berrettini ha anche detto di sognare il successo a Wimbledon (nel 2021 è arrivato in finale, primo e unico italiano ndr.) e a casa sua, cioè agli Internazionali d'Italia. Ma ha parlato anche del suo mito Roger Federer.

E l'ex numero 6 ATP a Roger ha dedicato parole fantastiche: "A Wimbledon quando ho giocato con lui, non sapevo neanche dove mi trovassi, tanto ero emozionato. Ha vinto nettamente, ma è stato comunque splendido. Non è solo un grande tennista, ma è una persona fantastica. Sa essere sempre inclusivo, non artificiosamente cordiale. Quando passa senti un'energia speciale. Ha il carisma del talento e della gentilezza".

Lorenzo Sonego e Matteo Berrettini si sono incontrati nel 2023 a Stoccarda e Wimbledon.
Lorenzo Sonego e Matteo Berrettini si sono incontrati nel 2023 a Stoccarda e Wimbledon.

Infine parole d'elogio per Lorenzo Sonego, il suo miglior amico nel circuito: "Con lui c'è un'amicizia, l'unica, che supera il campo da tennis. Siamo coetanei abbiamo fatto lo stesso percorso e ci stimiamo. Gli abbracci a Stoccarda e poi a Wimbledon (si sono sfidati due volte a giugno, ndr.) rappresentano una sensibilità rara, non solo nel tennis".

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