Martina Trevisan vola al Roland Garros e pensa già alla semifinale: “Emozionata e con tante energie”
L'Italia del tennis per oltre un decennio è stata sorretta dalle donne, che negli ultimi anni non hanno prodotto grandissimi risultati. Ma tutti i record negativi al Roland Garros li sta spazzando via Martina Trevisan. La tennista toscana grazie al successo su Leylah Fernandez riporta l'Italia in semifinale a Parigi dopo nove anni, e dopo oltre sette riporta una giocatrice italiana tra le prime quattro in uno Slam. E non è finita qui. Perché Trevisan giovedì affronterà la vincente di Gauff – Stephens, due ottime giocatrici, che però non sono imbattibili. Quello di adesso è già un traguardo eccezionale, ma Martina non vuole fermarsi.
Dopo il successo con la canadese, Trevisan è stata intervistata dall'ex pro francese Fabrice Santoro, giocatore di livello che da anni lavora per la Tv francese. Martina ha parlato delle sue emozioni e ha detto di aver cancellato velocemente il matchpoint sciupato nel secondo set: "Ero molto nervosa, ero tesa dopo il primo matchpoint, ero a un punto dalla semifinale, ma poi dopo aver mancato il matchpoint ho accettato la situazione. Credo sia normale questa emozione. Era il mio secondo quarto di finale Slam ed ero vicino alla semifinale".
Un anno e mezzo fa aveva già giocato i quarti di finale al Roland Garros, ma la svolta è stata il successo ottenuto a Rabat due settimane fa, in Marocco ha vinto il primo titolo WTA in carriera: "La vittoria a Rabat è stata molto importante, è stata una settimana incredibile, è stato quello il primo titolo della mia carriera, un'emozione cruciale, sono arrivata qui con tanta energia, ero stanca, ma ho scaricato tutte le emozioni sul campo".
Trevisan continua a sognare, giovedì giocherà la semifinale contro una giocatrice americana. Ha già scritto la storia e ha la possibilità di riscriverla ulteriormente, perché si contano sulle dita di una mano i nomi delle tenniste italiane in finale Slam. E se lei si ferma un attimo e pensa a tutto quello che ha vissuto sembra tutto fantastico. Anche se forse tenacia è la parola più giusta per Martina, che con grande forza di volontà è riuscita a superare una serie di problemi che l'avevano messa fuori dal tennis.
Dal 2010 (quando aveva 17 anni) al 2014 non ha mai giocato. Ha fatto fatica, ci ha messo tempo a risalire la china. Lei campionessa a livello juniores a causa di problemi familiari e personali lascia il tennis, deve combattere contro l'anoressia. Il percorso è lungo, ma ce la fa. Quando torna in campo riparte dal livello più basso. Fa molta fatica, ma senza mollare di un centimetro ha raggiunto un livello altissimo. Prima i quarti al Roland Garros un anno e mezzo fa, poi il primo titolo WTA e ora un altro stellare torneo a Parigi e la speranza è quella di andare dritti in finale.