Martina Trevisan da sogno, batte Liu e vince a Rabat il primo titolo WTA della sua carriera
Una settimana indimenticabile questa per Martina Trevisan, che si è aggiudicata il primo titolo WTA della sua carriera. L'azzurra a Rabat ha battuto in finale Claire Liu, e all'americano ha concesso appena tre giochi: 6-2 6-1 il punteggio finale. Primo titolo per Trevisan, che da lunedì sarà in campo al Roland Garros.
Una settimana da sogno per questa ragazza toscana che a 28 anni riesce a vincere il primo titolo della sua carriera, una carriera vissuta tra alti e bassi, lei è stata brava a gestire situazioni molto complicate e il giusto premio è arrivato oggi, sabato 21 maggio. Un giorno che non dimenticherà mai Martina che ha chiuso un torneo strepitoso. Mercoledì aveva battuto la numero 10 del mondo, e prima testa di serie, Muguruza, una giocatrice capace di vincere due Slam e le Finals, poi il torneo si è messo in discesa. In semifinale ha vinto il derby con Bronzetti e oggi in finale ha lasciato solo le briciole a Claire Liu.
Se il tennis maschile da un paio d'anni a questa parte brilla, non si può dire la stessa cosa a livello assoluto per quello femminile che per la verità ci aveva negli anni abituato troppo bene. Ma in realtà anche le tenniste italiane colgono successi di rilievo, l'ultima a vincere era stata Camila Giorgi, impostasi la scorsa estate nel Tier I di Montreal. Trevisan ha vinto il primo titolo WTA della sua carriera, in cui spiccano i quarti raggiunti al Roland Garros del 2020, e ha pure regalato il primo titolo del 2022 al tennis italiano, che fin qui non aveva raccolto ancora una gioia assoluta, non erano riusciti a vincere né Sinner né Berrettini. Ora Martina velocemente volerà a Parigi, dove sta per iniziare il Roland Garros e la speranza è che continui a vincere.
Durante la premiazione Trevisan è scoppiata in lacrime e ha dedicato il successo al papà: "Che giornata. Mi ero promessa di non piangere, ma è un po’ complicato. Congratulazioni a Claire per la sua bella settimana e buona fortuna per Parigi. Voglio dedicare questo trofeo a mio papà. Non mi può vedere in questo momento, ma so che sarebbe molto fiero di me: questo è per te, che sei un guerriero".