Maledizione Slam per la Raducanu, anche a Wimbledon: il ranking però dice altro
Non è bastato ad Emma Raducanu il sostegno di tutto il pubblico del centrale di Wimbledon. La giovane tennista britannica, padrona di casa, è stata sconfitta in maniera abbastanza perentoria nel secondo turno dello Slam londinese con il risultato di 6-3, 6-3 dalla Garcia. Proprio come accaduto al Roland Garros, la campionessa degli US Open 2021 non è andata oltre la seconda partita, in un match in cui è stata in costante sofferenza. La pressione imposta dall'avversaria francese, alla sua settima vittoria di fila, non ha lasciato scampo alla classe 2002 protagonista di un altro flop.
Purtroppo a fare la differenza per Emma, testa di serie numero 10 del tabellone, è stata anche una forma fisica precaria. Solo sette partite sull'erba alle spalle e un problema di natura muscolare che l'aveva costretta a ritirarsi da Nottingham e a non partecipare a Eastbourne. Nonostante tutto c'erano grandi speranze sulla numero uno del tennis britannico, che però ha pagato anche la grande pressione sulle spalle dopo l'inaspettato trionfo a Flushing Meadows, partendo dalle qualificazioni. Da allora però paradossalmente le cose non sono andate più bene per la ragazza nata a Toronto, che ha cambiato anche allenatori per cercare di ritrovare continuità e quel tennis brillante visto sul cemento americano.
A Wimbledon la Garcia ha dimostrato di avere un piglio diverso da quello della Raducanu, intenzionata anche a prendersi la rivincita della sconfitta ad Indian Wells a marzo. E infatti il risultato le ha dato ragione con un doppio 6-3 in meno di un'ora e mezza. Troppo leggera Emma per impensierire la Garcia, molto più concreta e solida. Appuntamento rimandato dunque per la Raducanu per una doppia vittoria di fila in un torneo dello Slam dopo l'epica impresa agli US Open. Una vera e propria maledizione
Ancora una volta, come sottolineato dalla stampa inglese, le aspettative riposte nella tennista di casa sono state disattese. Sui tabloid infatti pur riconoscendo le condizioni fisiche precarie della classe 2002, si sottolinea la sua necessità di "crescere" anche a livello agonistico. Su Sportmail infatti si legge: "Il mantra di Raducanu in questo torneo è stato che, qualunque cosa abbia ottenuto l'anno scorso, rimane una relativa novizia con tutto da guadagnare semplicemente dall'esperienza di questi ambienti". Nonostante tutto Emma ha salutato il suo pubblico con un bellissimo sorriso, dimostrandosi probabilmente consapevole del dover ancora fare tanta strada per giocare con continuità ad altissimi livelli.
D'altronde nonostante il ko Emma può sorridere almeno per il ranking ATP. Nonostante un bilancio di 11 vittorie e 15 sconfitte da quando ha vinto gli US Open, la tennista britannica scalerà di una posizione la classifica WTA (a Wimbledon non saranno assegnati punti), facendo il suo debutto nella top ten, alla decima posizione.