Madrid Open cambia l’abbigliamento delle raccattapalle: “Discriminatorio e sessista”
Modelle in abiti succinti sul campo principale, altre vestite diversamente e destinate a quelli secondari. L'Open di Madrid è finito, Alcaraz ha alzato il trofeo ma nel corredo accessorio della vittoria dello spagnolo è finito anche il polverone sollevato dall'abbigliamento delle "ball girls", le ragazze raccattapalle vestite in maniera inappropriata rispetto ad altre colleghe impegnate in gare maschili: le une, modelle scelte per l'occasione, avevano top aderenti e corti abbastanza da lasciare scoperto l'addome ad altezza di ombelico oltre a minigonne plissettate e dagli orli svolazzanti; le altre indossavano magliette a maniche corte, per nulla aderenti e outfit "accettabili".
Le proteste e le accuse rivolte agli organizzatori sono state molto dure al netto di capi che erano stati disegnati dalla Casa produttrice d'accordo con i responsabili dell'evento. Pilar Calvo, portavoce dell'Associazione per le donne negli sport professionistici aveva criticato la scelta discriminatoria e sessista per la mercificazione del corpo della donna: "alla fine è una forma di violenza così diffusa che la gente nemmeno se ne accorge".
La questione ha avuto maggiore eco quando il segretario di Stato per l'uguaglianza in Spagna, Soledad Murillo, ha preso una posizione molto netta parlando di situazione che "fomenta una chiara discriminazione nei confronti donne che appaiono come semplici oggetti di decorazione e divertimento". Perché si verificano questi incidenti? "Perché sono gli uomini che prendono le decisioni sulle divise".
La pressione è stata tale che nel giorno della finalissima le stesse ragazze sono apparse vestite in maniera completamente differente: non più la gonna corta ma pantaloni lunghi e svasati quasi all'altezza del polpaccio, top smanicati e non attillati rispetto a quelli ritenuti sconvenienti. Una decisione presa dagli organizzatori per arginare l'ondata di sdegno.
Non è la prima volta che in Spagna accade una cosa del genere, nel 2004 fece discutere la presenza in campo al Madrid Masters di modelle assunte come "ball girls" abbigliate in maniera succinta per gli spacchi evidenti dei gonnellini e altri indumenti considerati inadeguati. Le parole del campione americano, André Agassi, accesero i riflettori sulla vicenda: sostenne che "era a dir poco difficile concentrarsi sulla palla".