Machac interrompe il match con Sinner e si rivolge al pubblico di Shanghai: “Ma che dite di me?”
Tomas Machac ha perso la semifinale dell'ATP 1000 di Shanghai contro il solito straordinario Jannik Sinner, ma ha vinto dal punto di vista della simpatia: il 23enne tennista ceco, che lunedì prossimo toccherà il suo best ranking in carriera col 25simo posto, ha dato vita ad un paio di siparietti che hanno fatto esplodere il pubblico cinese e fatto sorridere anche Sinner. Il "giochi troppo veloce" detto a Jannik nel finale di terzo set, quando gli ha mostrato il telaio della racchetta rotta sotto i colpi del campione azzurro, era stato preceduto – sul 3-3 del primo set – da una battuta rivolta agli spettatori: "Ma che dite di me?", accompagnata da ampi gesti rivolti agli spalti.
Machac si rivolge al pubblico di Shanghai: "Ma su di me niente?"
La partita era iniziata da poco, Sinner aveva recuperato il break accusato in apertura e si accingeva a servire sul 3 pari. A quel punto, dalle tribune, qualcuno ha urlato: "Ti amo, Roger!", rivolto a Federer, che assisteva al match ed era stato inquadrato sul maxischermo. Prima risata dell'arena, seguita da un'altra quando pochi istanti dopo un altro spettatore ha gridato: "Ti amo, Sinner!". La parentesi sembrava chiusa, ma – prima ancora che Sinner servisse – ci ha pensato Machac ad accendere ulteriormente il pubblico di Shanghai, urlando a sua volta: "What about me?", ovvero "Che dite di me?".
Il ceco ha accompagnato le sue parole girandosi versi gli spalti e allargando le braccia come ad invitare i tifosi a dire qualcosa di bello anche per lui: "Ma su di me niente?", quello era il senso. Grandi applausi per Thomas e inevitabile sorriso anche per Sinner, che peraltro ha perso un attimo la concentrazione andando 15-40, ma salvando poi le due palle break e portandosi sul 4-3, che sarebbe diventato 6-4 col break a suo favore nel decimo gioco. Stesso copione andato in scena anche nel secondo set, quando Machac ha perso nuovamente il servizio nel finale, stavolta sul 6-5 per l'altoatesino, che dunque ha chiuso il match in due set, 6-4/7-5 in un'ora e 44 minuti.
Sinner nella storia dello sport italiano: "È il sogno di quando ero bambino"
"Per me è fantastico chiudere la stagione da numero uno del mondo, è il sogno di quando ero bambino", ha poi detto Sinner dopo il match, quando gli è stato chiesto del matematico raggiungimento di questo obiettivo grazie alla vittoria su Machac: un ulteriore risultato che mette ancora di più Jannik nella storia dello sport italiano e mondiale. Come lui pochi altri, e siamo solo all'inizio di una leggenda che cammina.