L’ultimo affronto di Kyrgios a Wimbledon davanti alla Principessa Kate: quel cappellino rosso
Le partite di Nick Kyrgios non sono mai banali, in ogni incontro può capitare qualcosa di forte. Ormai da tempo l'australiano vive perennemente sotto la lente d'ingrandimento. Il tutto si è moltiplicato all'ennesima potenza nella finale di Wimbledon che, generalmente, è uno degli eventi più attesi della stagione. E dopo essere finito in prima pagina per la lite a distanza con una tifosa, che a suo dire lo disturbava, e per oscenità udibili che hanno sconvolto pure il principino George, l'australiano finisce nelle polemiche per un cappellino fuori dalle regole.
Kyrgios domenica scorsa ha disputato la prima finale Slam della sua carriera, raggiunta attraverso un percorso particolare, tutto suo, ha giocato 5 set con Jubb e Nakashima, ha eliminato Tsitsipas in un duello pieno di colpi bassi, e soprattutto non si è trovato di fronte, come avrebbe dovuto secondo tabellone, Berrettini (eliminato dal Covid prima del via) e soprattutto Nadal che si è ritirato prima della semifinale. In finale ha sfidato Djokovic, i due si sono odiati per anni, poi all'improvviso sono diventati amiconi tanto da parlare di ‘Bromance'.
La partita è stata bella solo per un set, il primo quello che ha vinto Kyrgios. Poi l'australiano non è riuscito a tenere il ritmo dell'avversario, che è nettamente più forte (era alla trentaduesima finale Slam); Nick non ha retto nemmeno a livello mentale, doppia lite con l'arbitro, e parole accese nei confronti del suo box, che non lo sosteneva. Dopo 3 ore e 1 minuto la finale è finita e Djokovic si è aggiudicato il torneo per la settima volta. Un grande trionfo per il serbo che forse il prossimo Slam lo giocherà nella primavera 2023, perché a causa del no al vaccino contro il Covid dovrebbe essere fuori dagli US Open e dagli Australian Open.
Al termine dell'incontro i due giocatori hanno rilasciato un'intervista e soprattutto sono stati premiati. Prima è toccato al finalista perdente, poi a Djokovic che ha ringraziato il pubblico che lo ha sostenuto e soprattutto ha ricordato che sin da bambino desiderava vincere Wimbledon, e ora di trofei sui prati londinesi ne ha ben 7 (solo Federer ha fatto meglio).
Kyrgios è stato premiato da Kate Middleton, la Duchessa di Cambridge e consorte del Principe William. Stretta di mano, complimenti e poi il trofeo per l'australiano, che in quel momento, e anche nel momento della premiazione di Djokovic, indossava un cappellino rosso. E rapidamente, in Inghilterra, ma non solo, si sono scatenate delle polemiche, anche molto forti. Perché Kyrgios non ha rispettato le regole. Si sa che a Wimbledon bisogna vestire di bianco, ogni indumento deve essere di quel colore – sono bandite anche le sfumature. Ora Nick rischia una multa, l'ennesima della carriera.
Ma al di là della multa si contesta proprio a Kyrgios l'ennesima smargiassata, perché lui sapeva e sa benissimo che a Wimbledon ci si veste solo di bianco e quindi quel cappellino rosso è sembrato una sfida al torneo. Ma lui già in occasione degli ottavi aveva infranto il dress code del torneo.
Quando batté Nakashima prima di fare l'intervista post-partita sul centrale cambiò scarpe e indossò le ‘sue' amate Air Jordan rosse. Nella conferenza stampa gli era stato chiesto perché avesse fatto questo nonostante sapesse che lì il bianco è obbligatorio, la risposta è stata nel suo stile: "Io faccio quello che voglio".
Stavolta il cappellino rosso lo ha indossato sul centrale e dopo la finale, davanti a migliaia di spettatori e a Kate Middleton. Un gesto che non è passato inosservato, quasi un sacrilegio, e un gesto che oltre alle numerose polemiche dovrebbe ‘regalargli' pure un'altra multa.
E quel cappellino rosso inforcato al momento della premiazione è stato oggetto di tante critiche, perché in molto lo hanno ritenuto un oltraggio. Su Twitter sono piovuti commenti feroci: "Kyrgios mette il berretto rosso, un altro atto di sfida", un giornalista, Kevin Palmer, ha scritto: "Un ribelle fino alla fine. A Nick Kyrgios è stato detto di non indossare il cappello rosso a Center Court. Semplicemente non gli importa!!", mentre un altro utente ha twittato: "Nick hai perso, sei stato sportivo nella stretta di mano. Ma quel cappellino rosso. Mostra rispetto per il torneo e le tradizioni mentre sei ancora nel centro della scena".