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Torneo di Wimbledon 2024

L’omaggio di Djokovic a Berrettini: “È un martello, mi ha lasciato i segni sulla pelle”

Durante la premiazione di Wimbledon, Novak Djokovic ha esaltato il suo avversario Matteo Berrettini che lo ha costretto a giocare un tennis sontuoso. Grande fair play da parte del numero uno del mondo entusiasta per il 20° titolo in uno Slam. Un record che gli ha permesso di eguagliare Federer e Nadal.
A cura di Marco Beltrami
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Novak Djokovic è stato costretto a giocare un tennis a tratti sontuoso per avere la meglio di Matteo Berrettini nella finale di Wimbledon. Un successo dal peso specifico notevole, che permette a Nole di raggiungere Roger Federer e Rafa Nadal a quota 20 Slam vinti. Un risultato che fotografa la grandezza del numero 1 al mondo che al momento della premiazione, raggiante, ha reso omaggio in primis all'avversario italiano, parlando anche dei suoi prossimi obiettivi.

Memore del match del Roland Garros, Novak Djokovic a Wimbledon era consapevole delle difficoltà della sfida con Berrettini. Difficoltà confermate in campo, con Nole che nell'immediato post-gara ha dichiarato: "Faccio i complimenti a Matteo, al suo team e alla sua famiglia. Non è bello perdere in finale, ma sono sicuro che ha una carriera importante davanti a lui. È stata più di una battaglia. È stata durissima, ha il martello al posto del braccio ho ancora i segni sulla pelle".

Grande fair play dunque da parte di Nole, assolutamente ricambiato dal suo avversario. Djokovic si è poi soffermato sull'ennesimo record, ovvero quello dei 20 Slam vinti come Federer e Nadal, i suoi principali "stimoli": "Devo ringraziare Roger e Rafa se sono a questo punto. Grazie a loro ho imparato tantissimo tatticamente, fisicamente, mentalmente, anche quando perdevo con loro regolarmente. Il mio viaggio continua. Spero di realizzare il Grande Slam, sono in grande forma, gioco bene, gioco il mio miglior tennis, questa è la mia priorità e ci proverò".

Grande emozione poi nel finale quando ha ricordato i suoi primi passi nel mondo del tennis. In Serbia il piccolo Nole sognava già di vincere a Wimbledon. Un sogno che è diventato realtà in ben sei occasioni: "Vincere Wimbledon è sempre stato il mio più grande sogno da bambino, quando avevo creato un trofeo come questo, e devo ripetermi quanto tutto questo sia speciale. È un grande onore".

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