Lo sfogo violento di Kyrgios, devastato dalla sconfitta agli US Open: “Non dovevo deluderli”
Nick Kyrgios dopo l'ecatombe di teste di serie e favoriti, sembrava uno dei principali candidati alla vittoria degli US Open. Il successo sul numero uno al mondo Medvedev ha avuto il sapore della "consacrazione" per l'australiano in una stagione di grandi soddisfazioni, culminata nella finale a Wimbledon. E invece ecco l'ennesimo colpo di scena, con la sconfitta dopo una maratona di cinque set contro il russo Karen Khachanov, numero 31 del mondo, che per la prima volta in carriera ha raggiunto la semifinale in un torneo del Grande Slam.
Sempre imprevedibile, con un atteggiamento qualche volta scanzonato, Kyrgios si è ritrovato negli ultimi giorni a gestire una pressione diversa legata al suo status di papabile vincitore del torneo. Un macigno per Nick che ha vissuto dunque il match dei quarti in modo molto particolare, con una tensione costante che lo ha accompagnato nelle 3 ore e 41 minuti di gioco, esplodendo poi dopo la stretta di mano con l'avversario in un vero e proprio raptus.
Di mezzo si è messa anche la sfortuna, con il problema al polpaccio accusato in avvio di match. Un infortunio che lo ha costretto alle cure del fisioterapista, con le telecamere che hanno immortalato lo sfogo a distanza con l'angolo: "Non posso camminare. Non voglio giocare con questa m**da. Non voglio davvero farlo, c***o". Nonostante tutto Nick ha resistito, in un testa a testa con Khachanov, fatto di grandi punti ma anche di errori grossolani, condito da qualche atteggiamento sopra le righe, come quando ha provato a disintegrare una bottiglietta al cambio campo ricevendo un avvertimento per condotta antisportiva.
Alla fine però a spuntarla è stato l'avversario, che è senza dubbio la principale sorpresa di questa edizione degli US Open e ora si giocherà la semifinale contro Casper Ruud giustiziere di Berrettini. Dopo il classico saluto, e lo scambio di cortesie, se il russo si è regalato la classica ovazione del pubblico, Kyrgios ha sfogato tutta la sua frustrazione in panchina. Come? Distruggendo in maniera selvaggia e violenta le racchette. Il tennista australiano ha preso due attrezzi del mestiere e ha iniziato a colpire il cemento di Flashing Meadows, fino a frantumarli. Una brutta scena accompagnata dai fischi e dai "buu" dei tifosi presenti.
Una situazione legata alla presa di consapevolezza di aver gettato alle ortiche un'occasione colossale. La conferma nelle parole post-partita, a sottolineare come ora le sconfitte facciano più male e quanto quella reazione sia legata all'aver deluso i suoi tifosi: "Sì, lo fanno. Sinceramente mi sento una m**da. Mi sento come se avessi deluso così tante persone. Sento che questi quattro tornei (Grand Slam) sono gli unici che avranno importanza. È come se dovessi ricominciare tutto da capo. Devo aspettare fino agli Australian Open. È semplicemente devastante. Tipo, è straziante. Non solo per me, ma per tutti quelli che conosco che vogliono che vinca".
Complimenti a Khachanov da parte di Kyrgios che ora ha bisogno di un momento di riflessione, per riprendersi. Una situazione inedita per lui: "Tutto merito di Karen. È un combattente. È un guerriero. Ho pensato che ha servito davvero bene oggi. Onestamente probabilmente il miglior server contro cui ho giocato questo torneo, ad essere onesti, il modo in cui stava colpendo i suoi punti sotto pressione era super. Sono devastato. Mi sento come se avessi appena fallito in questo evento in questo momento. Ecco come ci si sente".