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Lo sconforto del tennista battuto al primo turno nel torneo di casa: non trattiene le lacrime

Nel torneo ATP 500 di Tokyo è stato sconfitto al primo turno il beniamino di casa Nishioka, battuto a sorpresa da Giron. Il giapponese deluso dopo la partita ha lasciato il campo a fatica.
A cura di Alessio Morra
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Giocare e vincere in casa è il sogno di ogni sportivo, che però deve anche misurarsi con l'onta della sconfitta. Perché se la gioia può essere massima, la sconfitta può essere pesantissima da digerire. Il nipponico Nishioka si è presentato nel torneo di casa in grande spolvero, ma è stato sconfitto subito e dopo la partita non ha fatto nulla per non nascondere la sua terribile delusione.

Il tennista giapponese è il numero 44 al mondo, e da tempo è il numero uno del suo paese. Nishioka ha giocato 40 partite quest'anno, ne ha vinte la metà, e qualche settimana fa si è qualificato per la finale di Zhuhai. A Tokyo, nell'ATP 500 che è iniziato oggi, il tennista nipponico aveva avuto sulla carta un buon sorteggio. Era riuscito a evitare tutte le teste di serie e aveva pescato Marcos Giron, giocatore americano di medio livello, non un fenomeno, ma un avversario comunque da battere.

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Il primo set decide la partita. Una battaglia cruenta. Nishioka manca diversi setpoint e perde un tie-break lunghissimo, che dura un'enormità con trenta punti. Giron si impone 16 punti a 14! Il giapponese nel secondo riesce a rimettersi in parità, chiude 6-4. Ma paga a caro prezzo la fatica e nel terzo non c'è. L'americano passeggia e chiude 6-1. Giron si qualifica per gli ottavi, dove sfiderà probabilmente Casper Ruud, che in Giappone cerca punti buoni nella lotta alle ATP Finals.

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Per Nishioka un boccone amarissimo da digerire. Fuori al primo turno nel torneo di casa, da numero uno del Giappone, e con una sfilza di occasioni mancate. La partita finisce i giocatori si salutano, Giron lascia il campo. Nishioka no. Deve sbollire la delusione, più che la rabbia. Si siede per terra.

Non si toglie né maglia né cappellino. Ha lo sguardo fisso, trattiene le lacrime. Scuote il capo, beve, poi fissa ancora il vuoto, getta la bottiglietta. Poi abbassa lo sguardo e si mette le mani sugli occhi, forse ora sì per coprire le lacrime. Poi si alza e se ne va negli spogliatoi, dove ci avrà messo un po' per rimettersi in carreggiata.

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