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L’ex numero uno Kafelnikov declassa Sinner: “È stupidamente progettato per colpire”

Yevgeny Kafelnikov, ex numero uno al mondo, sminuisce la grandezza di Jannik Sinner, declassato con un paio di paragoni assurdi: “È unidimensionale, stupidamente progettato per colpire. Una versione modificata di Hrbaty e Johansson”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Yevgeny Kafelnikov declassa Jannik Sinner a semplice colpitore seriale, sia pure di alto livello, arrivando a paragonarlo a due tennisti come Hrbaty e Johansson, che – non ce ne vogliano – non possono stare nella stessa frase col campione azzurro, non fosse altro che per il fatto che loro il numero uno lo hanno visto col binocolo. Il 50enne russo in vetta alla classifica ATP ci è stato, peraltro appena 6 settimane e dunque già meno delle 20 che ha appena raggiunto Sinner (17simo all time, agganciato Wilander), eppure non sembra riconoscere la grandezza dell'altoatesino, sminuito non poco, soprattutto nel paragone con Novak Djokovic: "È unidimensionale".

Yevgeny Kafelnikov bacia il trofeo del Roland Garros vinto nel 1996
Yevgeny Kafelnikov bacia il trofeo del Roland Garros vinto nel 1996

Kafelnikov non riconosce la grandezza di Sinner: "Ha una sola dimensione, è come Hrbaty e Johansson"

"Djokovic ha tanto nel suo arsenale, può giocare sia in attacco che in difesa – argomenta Kafelnikov –Sinner è unidimensionale. È stupidamente progettato per colpire. Questa è una versione modificata degli stessi Hrbaty e Johansson. Più modernizzato". Diverso il giudizio su Alcaraz: "Penso che in termini di potenzialità e di talento Alcaraz non sia per nulla inferiore ai ‘Big Three', Djokovic, Nadal e Federer. Sinner è un'altra questione…".

Il riferimento di Kafelnikov – decisamente assurdo – è a due giocatori della sua epoca, lo slovacco Dominik Hrbaty (nessuno Slam vinto in carriera, miglior posizione al numero 12) e lo svedese Thomas Johansson (un Australian Open vinto, best ranking al numero 7). Due straordinari colpitori da fondo campo, il secondo più regolarista, che per il resto hanno poco da spartire col Sinner aggressivo che ultimamente abbiamo visto venire a prendersi a rete sempre più punti, variando anche il gioco con palle corte.

Jannik Sinner ha vinto a Shanghai il settimo torneo del 2024
Jannik Sinner ha vinto a Shanghai il settimo torneo del 2024

Jannik ha tante soluzioni al proprio arco, oltre ovviamente ad essere uno straordinario picchiatore di rimbalzo con entrambi i fondamentali. L'analisi di Kafelnikov è davvero orba, del resto per Sinner non sarebbe stato possibile ottenere i risultati clamorosi di quest'anno (sette tornei vinti, di cui due del Grande Slam e tre ATP 1000, arrivando all'attuale vantaggio abissale di oltre 4000 punti sul secondo in classifica) semplicemente randellando la pallina da fondo campo. Ne sa qualcosa lo stesso Djokovic, che ci ha perso gli ultimi quattro incontri, così come Alcaraz, Medvedev e tutti gli altri che inseguono Sinner.

Il bolzanino – pur già fortissimo – continua a progredire a vista d'occhio, né potrebbe andare diversamente, alla luce di quanto lavora ogni giorno per essere migliore del giorno prima: "È proprio adesso che uno deve continuare a lavorare e migliorareha spiegato Sinner recentementeperché ci sono tutti gli altri che ti vogliono inseguire. Giocherò altri 15 anni, speriamo che il fisico tenga".

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