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L’eccezionale correttezza di Dimitrov dopo il trionfo su Alcaraz: prima di esultare si scusa

Grigor Dimitrov a Shanghai dopo aver battuto Alcaraz si è preoccupato di scusarsi con lui posticipando poi l’esultanza sfrenata. Un grande gesto di fair play.
A cura di Marco Beltrami
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Ancora colpi di scena a Shanghai. Carlos Alcaraz, testa di serie numero uno del tabellone, è stato eliminato in tre set da Grigor Dimitrov. Dopo Rune, Medvedev e Sinner dunque, esce di scena anche il principale favorito alla vittoria finale. Più che i demeriti dello spagnolo bisogna esaltare i meriti del bulgaro numero 19 della classifica ATP che ha giocato una partita a tratti perfetta, confermandosi ancora una volta un vero e proprio signore in campo.

Alla fine uno dei più giovani talenti in circolazione si è arreso all'esperienza del più anziano ancora in tabellone. Grigor Dimitrov a 32 anni si è preso un posto nei quarti di finale del Rolex Shanghai Masters con la prima vittoria sul murciano che lo aveva battuto nei primi tre precedenti. Si tratta del secondo torneo sui 14 disputati da Alcaraz in questa stagione in cui non si è qualificato almeno per i quarti. Un risultato che rende ancor più importante la performance di Dimitrov.

Quest'ultimo si è imposto con il risultato di 5-7, 6-2, 6-4. Particolarmente significativo quanto accaduto sul match point: anche in quest'occasione Dimitrov ha dovuto sudare per portare a casa il punto, in virtù dell'eccezionale difesa di Alcaraz che si è dovuto arrendere però ad uno smash del bulgaro. Involontariamente Grigor ha rischiato di colpire il suo avversario nel tentativo di piazzare il contropiede. Ecco allora che il vincitore si è contraddistinto per un gesto di eccezionale fair play.

Dimitrov ha anteposto la necessità di scusarsi con Alcaraz a quella di esultare. Dopo aver timidamente alzato le braccia per il punto, il bulgaro si è scusato con Carlitos dicendo "i'm sorry". Una volta arrivato a rete per il saluto, il 32enne ha rinnovato le sue scuse, con il murciano che con altrettanta correttezza lo ha tranquillizzato complimentandosi e ottenendo come risposta un cenno dell'ok. Una conclusione di partita bellissima insomma, all'insegna dei sani valori dello sport.

Dopo questo siparietto ecco l'urlo di gioia prima di rilassarsi a suon di battute nell'intervista: "Sono il giocatore più anziano in tabellone? Grazie per avermelo ricordato! Se sono ancora qui? In realtà non me ne sono mai andato, da 15 anni. E non vado da nessuna parte". Tornando serio poi ha spiegato come è riuscito a battere Alcaraz: "Credere nel gioco. Sapevo cosa dovevo fare contro di lui. Sapevo che dovevo esercitare una pressione costante contro di lui. Anche, se ero giù, dovevo continuare a metterlo in situazioni scomode. È un giocatore a cui non piace stare sulla difensiva. Voglio dire, quale giocatore lo fa, giusto? Ho continuato a sfruttare ogni opportunità che avevo.Penso che questo lo abbia scosso un po’".

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