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Le WTA Finals diventano una barzelletta: scene surreali a causa del maltempo, non è un caso

Le WTA Finals continuano a far registrare problemi, con il maltempo che ha spinto gli organizzatori a rinviare la seconda semifinale e la finale.
A cura di Marco Beltrami
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Peggio di così è difficile, anzi forse impossibile. Le WTA Finals sono state un vero e proprio disastro. È un miracolo che il torneo che ha visto impegnate le migliori tenniste del circuito sia arrivato (quasi) in fondo. Oltre ai tanti problemi organizzativi e logistici, ci si è messo anche il maltempo. Si sono viste così scene surreali, con il torneo "allungato" di un giorno.

Abbiamo già raccontato di come le Finals abbiano disatteso le aspettative soprattutto delle protagoniste. L'ex resort di Cancun in Messico che ha ospitato il torneo è stato non all'altezza dall'inizio alla fine, confermandosi un disastro annunciato. Una situazione figlia di una decisione tardiva e assolutamente discutibile: campi disastrosi, poche strutture a disposizioni per l'allenamento, cornice di pubblico non all'altezza e infine ciliegina sulla torta, una vera e propria bufera.

Questo perché si è deciso di giocare in un periodo tutt'altro che favorevole, con la stagione delle piogge. Pegula e Gauff durante la semifinale hanno dovuto fare i conti con una serie infinita di problemi, legati al vento e anche la pioggia. Sono diventate virali le scene delle giocatrici alle prese con ombrellini rotti, e tutte imbacuccate per ripararsi. Se il derby tra le giocatrici americane si è concluso, si sono arrese al maltempo Sabalenka e Swiatek che sono tornate negli spogliatoi dopo pochi game. Anche loro hanno pagato dazio alle condizioni improponibili di gioco di Cancun.

Polemiche feroci e video di tutti i disagi delle Finals che hanno fatto il giro del mondo, infiammando ulteriormente il dibattito. In tanti si sono espressi, come la numero 1 Sabalenka nei giorni scorsi, o Shapovalov che ha sbottato: "È davvero una vergogna vedere le condizioni nelle finali WTA. I giocatori meritano di meglio". Steve Simon il CEO della WTA si è chiuso nel silenzio rifiutando ogni intervista. Molto dura la leggenda del tennis Martina Navratilova che ha tuonato: "Forse è il momento per una nuova leadership. Ma per me personalmente, essendo questa un'associazione di donne e essendo coinvolta da così tanto tempo, ci vuole una donna. Abbiamo avuto solo 3 donne a capo di essa. Penso che sia ora. Se tutto va bene, quando avremo un nuovo leader, sarà una donna. Ce ne sono molte che sono qualificati per il lavoro. Sarà difficile per Steve restare al suo posto. Tutto punta nella direzione opposta".

Le Finals si sono rivelate una barzelletta insomma: "Non sarebbe dovuto arrivare così tardi, per prendere questa decisione. C'è stata una sequenza di decisioni sbagliate. Alla fine, Steve Simon è stato il capo per 9 anni ed eccoci qui… venire a Cancun nella stagione delle piogge? Non puoi sperare che non piova durante un evento importante del WTA Tour. Devi ammettere le decisioni sbagliate che hai preso e fare alcune scelte dopo". E ora la speranza per tutti è che si chiuda nel più breve tempo possibile.

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