Le parole sincere di Sinner, la risposta bellissima di Berrettini: nel loro abbraccio c’è lo sport
Come da classifica e quote dei bookmakers, Jannik Sinner ha battuto Matteo Berrettini nel secondo turno del Masters 1000 di Toronto. Una vittoria abbastanza netta, in due set e un'ora e mezza di gioco: 6-4/6-3 il punteggio per il 21enne bolzanino, che adesso è atteso negli ottavi di finale dall'ex numero uno al mondo Andy Murray. Il match si giocherà oggi, nella notte italiana, e in caso di vittoria Sinner si troverebbe un quarto più che accessibile contro il vincente tra il redivivo Monfils e Vukic, con la prospettiva di incontrare poi Carlos Alcaraz in semifinale.
Nella parte alta del tabellone hanno infatti perso Tsitsipas e Rublev, aprendo la strada all'avanzare dell'azzurro, attuale numero 8 del ranking ATP ma sesto nella Race che tiene conto solo dei risultati di quest'anno e qualifica alle Finals di fine stagione. Il derby contro Berrettini – un inedito visto che i due italiani non si erano mai affrontati – è stato di buon livello e combattuto soprattutto nel primo set, col romano che ha giocato bene e avuto tante occasioni per fare la differenza a suo favore (ha avuto ben sette palle break non sfruttate nel primo e nel quinto gioco), cedendo infine il servizio nel decimo game.
Da quel momento Sinner è sembrato non perdere mai il controllo della situazione, alzando le percentuali al servizio e non concedendo più palle break nel secondo set. Il parziale è stato deciso al secondo gioco, quando Berrettini si è fatto brekkare e poi è andato 0-3. Il 27enne romano non è riuscito a reagire e il match è stato portato a casa con sicurezza da Sinner.
Bellissimo l'abbraccio tra i due a fine partita: un momento in cui sport, rispetto e amicizia sono apparsi in tutta la loro potenza. Jannik ha sussurrato a Matteo parole sincere e non di circostanza: "Mi dispiace…". Una frase che racchiude la consapevolezza del momento difficile del suo avversario, crollato al numero 38 in classifica in conseguenza dei tanti problemi fisici dei mesi scorsi e finito anche in assurde polemiche per la sua vita privata.
Altrettanto bella è stata la risposta di Berrettini, i cui occhi puliti erano lo specchio di parole altrettanto limpide: "E di che…". Detto con un sorriso che apre il cuore. La strada per risalire è lunga, ma i segnali in campo sono positivi: the Hammer si sta ritrovando. Matteo tornerà, è sicuro che tornerà.