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Le parole di Jannik Sinner dopo il trionfo in Coppa Davis: una lezione di educazione e rispetto

Dopo il successo per 2-0 sull’Australia in finale di Coppa Davis, l’Italia del tennis ha festeggiato insieme a Malaga un trionfo atteso 47 anni. Volandri, insieme a tutti i suoi ragazzi tra cui il campione tra i campioni, Jannik Sinner che anche nel momento massimo di apoteosi personale non ha dimenticato i suoi valori fondamentali, di sportività e rispetto.
A cura di Alessio Pediglieri
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Jannik Sinner dopo il trionfo in Coppa Davis dell'Italia sull'Australia
Jannik Sinner dopo il trionfo in Coppa Davis dell'Italia sull'Australia
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L'Italia ha conquistato la Coppa Davis vincendo senza ombre la finale contro l'Australia sul campo di Malaga dove gli azzurri hanno chiuso con i due singolari, grazie ai successi di Matteo Arnaldi e Jannik Sinner. In un tripudio atteso da 47 anni che a fine match, prima della premiazione, ha mostrato la compattezza unica del gruppo azzurri alla guida di capitan Volandri. Con Sinner che, anche nel momento di massima euforia e felicità personale ha regalato a tutti l'ennesima lezione di educazione e stile, ringraziando pubblico e avversari.

Tutti uniti, tutti vincenti, tutti straordinariamente felici. La Coppa Davis si è tinta d'azzurro 47 anni dall'ultima volta e in un momento in cui ha mostrato a tutti il tennis migliore, più bello. Grazie soprattutto a Jannik Sinner che ha confermato di essere tra i migliori al mondo se non il migliore,  in questo momento. Ma merito anche ad un gruppo unito, unico, "una famiglia" come è stato detto e ridetto nelle varie interviste post finale, poco prima della premiazione.

Volandri, con tutti i suoi ragazzi – scesi in campo e non – ha evidenziato il segreto dell'Italia, l'unità e compattezza che ha permesso il concretizzarsi di un sogno cullato da troppi anni e tenuto in serbo fino alla fine. Superando ostacoli importanti come Olanda e Serbia, per poi compiere una cavalcata quasi trionfale, senza problemi, in finale con l'Australia. "Un lavoro di due anni che si è concretizzato" ha sottolineato Volandri, abbracciato ai suoi giocatori. "Un momento straordinario ed emozionante, la vittoria e il successo di un gruppo che è una famiglia".

Famiglia, una parola che passata di bocca in bocca da Berrettini ad Arnaldi, da Sonego a Musetti e Bolelli, fino a Jannik Sinner, il più atteso da tutti e il giocatore che aveva su di sé enormi pressioni che ha saputo gestire nel modo migliore, confermandosi un campione dalla caratura  unica: "Siamo una squadra unita, ognuno di noi ha dato il meglio e ha creato un gruppo unico. Siamo una famiglia che ha lavorato grazie a Volandri nel migliore dei modi in questi anni" ha sottolineato Sinner. Che poi, anche nel momento più alto del trionfo personale non ha voluto mancare di dar fondo alla sua umanità e rispetto.

Voglio esprimere un grazie sincero a tutto il pubblico qui presente a Malaga" ha sottolineato Sinner che poi ha aggiunto: "Una formula particolare, non dei migliori che non prevede andata e ritorno, ma che ha visto comunque presente un pubblico attento che ringrazio, che ha mostrato il massimo rispetto nei confronti di questa competizione. E grazie" ha poi concluso "anche all'Australia che ha onorato al meglio la finale". Chapeau, sipario.

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