video suggerito
video suggerito

Le Next Gen ATP Finals in Arabia sono un disastro: anche l’arbitro numero 1 al mondo va nel pallone

Nel primo match delle Next Gen ATP Finals 2023 tra Fils e Nardi è accaduto di tutto. A Jeddah un centinaio di bambini sono entrati sugli spalti mentre era in corso il tie-break ed ha commesso un errore pure il giudice di sedia Lahyani.
A cura di Alessio Morra
190 CONDIVISIONI
Immagine

Il circuito ATP si è chiuso con le Finals, vinte per la settima volta da Djokovic. La Coppa Davis ha chiuso, meravigliosamente per l'Italia, la stagione dei big del tennis. Ma l'ultimo appuntamento stagionale è in corso da questo martedì a Jeddah, dove si disputa la sesta edizione delle Next Gen ATP Finals, il torneo riservato ai migliori otto giovani della stagione. Un torneo che ha delle regole differenti. Regole che però stavolta hanno creato il caos in campo e fuori, pure l'arbitro di Fils-Nardi ha dimenticato di applicarle.

Alle Next Gen partecipano dunque otto dei migliori giovani della stagione 2023 – i primi quattro a entrare di diritto hanno rinunciato. Si gioca su un campo senza corridoio, e cioè senza le righe del doppio – un ritorno al passato per chi ha qualche annetto in più. Ma ci sono tante regole diverse, regole non piacciono ai puristi. I set non si vincono dopo 6 game, ma dopo 4! Il riscaldamento non si fa prima della partita, praticamente dopo il sorteggio si gioca e si può parlare sugli spalti. E non sono le uniche novità.

Immagine

Durante Fils-Nardi, match d'esordio, a Jeddah si è confuso persino il giudice di sedia più esperto in assoluto e cioè Mohamed Lahyani, istrionico svedese, che si è dimenticato di far cambiare campo ai tennisti in avvio di secondo set e ha deciso sul 40-0 per il francese di farli girare, il game così è iniziato da un lato per i giocatori e si è chiuso nell'altro. Pazzesco. Cose mai viste.

Poi nel tie-break del secondo set, sul 5-4 quindi in un momento catartico, si è deciso di far entrare in campo un centinaio di spettatori sugli spalti. E il gioco si è fermato per addirittura tre minuti. Un errore grossolano quello di chi ha preso questa decisione, decisione che comunque sulla carta per chi ha fatto entrare quei ragazzini non avrebbe dovuto inficiare sul gioco. Ma in realtà è stato un disastro totale. Visto che, a differenza di tutti i tornei, a Jeddah gli spettatori hanno invece la possibilità di muoversi anche mentre il gioco è in atto. Se erano prove generali per il futuro sono andate malissimo.

190 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views