L’avvocato di Camila Giorgi smentisce le voci sulla ex tennista: “Mai in fuga, solo chiacchiere”
Camila Giorgi non è scappata. I viaggi all'estero erano per lavoro né s'è mai resa irreperibile, considerati anche gli aggiornamenti della sua pagina Instagram visibili a tutti. Adesso è in Italia, a Roma. E nei prossimi giorni dovrà rispondere dell'accusa di falso ideologica nel fascicolo aperto dalla Procura di Vicenza per il caso delle presunte false vaccinazioni anti-Covid da parte della ex tennista (che al riguardo si è sempre professata innocente). Edmondo Tomaselli è l'avvocato che ne patrocina la posizione e spiega che chiederà il rito abbreviato.
L'avvocato di Giorgi chiarisce: "Mai in fuga, si tratta solo di chiacchiere"
"La mia assistita ha trascorso un periodo negli Stati Uniti – le parole del legale nell'intervista al Corriere della Sera -, poi è rientrata in Italia e sta anche seguendo alcuni progetti lavorativi ma non è mai sparita dai social". Una precisazione doverosa che traccia una linea spartiacque rispetto al battage mediatico dei mesi scorsi, focalizzato sui sospetti per un misterioso ritiro dall'attività agonistica (avvenuto da un momento all'altro e con una semplice comunicazione comparsa sul sito ufficiale) e per quella che da molti è stata interpretata come una fuga dall'Italia. Nel corredo accessorio figurano anche la vicenda fiscale che pure ha fatto discutere e per la quale sarebbe stata "consigliata male".
Le cose, però, stanno in maniera diversa, lo precisa l'avvocato che ha preso in incarico la sua situazione dopo la rinuncia del precedente avvocato, Cristian Carmelo Nicotra. "Si tratta solo di chiacchiere – ha aggiunto Tomaselli -. Non c'è mai stata alcuna volontà di non farsi trovare, aveva solo impegni personali. Oltretutto ha una community di fan che l'hanno seguita attraverso la pagina Instagram, quindi non è mai stata irreperibile".
La vicenda giudiziaria: i sospetti sulle vaccinazioni in 2 studi medici
La vicenda giudiziaria era scaturita da una segnalazione dell’Usl 8, insospettita da un certo numero di vaccinazioni effettuate in due studi medici. Per l'ente quelle documentazioni erano state ritenute sospette ecco perché erano scattate le indagini da parte degli investigatori della squadra mobile: nel corredo accessorio del dossier finito sul tavolo della Procura c'erano intercettazioni e immagini raccolte dal circuito di video-sorveglianza degli studi medici. Oltre a Giorgi, sotto la lente degli inquirenti erano finite altre 23 persone (tra cui la cantante Madame) a vario titolo, compresi corruzione e peculato (mai contestati né all'ex tennista né all'artista). Nel solco dell'inchiesta si registrano già sei i patteggiamenti concordati con il sostituto procuratore Gianni Pipeschi.