L’arbitro si perde un punto, Garin fa il furbo e vince: il pubblico di Estoril lo sommerge di fischi
Nei quarti di finale del torneo ATP 250 di Estoril è accaduto qualcosa di molto particolare, di alquanto anomalo. Un arbitro ha commesso un errore, letteralmente si è perso un punto, che era piuttosto importante. I due tennisti avevano ovviamente visioni opposte. Borges voleva che comunque fosse il suo, Garin ha provato a fare il furbo e la furbata gli è valsa tanto, perché quel punto non lo ha perso. In campo è arrivato pure il supervisor che ha provato a mediare ed ha placato gli animi. La partita è ripresa, ma niente è stato più come prima.
Il torneo dell'Estoril è un appuntamento canonico, è il torneo che da anni apre la stagione sul rosso. Questa potrebbe essere la sua ultima edizione, per il rammarico di tanti giocatori perché quello portoghese è storicamente uno dei tornei migliori. Ai quarti di finale si è presentato Nuno Borges, giocatore locale, in grande ascesa, è nella top 20 della Race. Non è un terraiolo, ma caricato dal pubblico sognava in grande. Contro di lui il cileno Garin, un rematore, tennista vecchio stile, poco talento, tanta grinta, cresciuto sulla terra ma con i migliori risultati a Wimbledon. Per entrambi un'occasione d'oro davanti.
Garin parte meglio e vince il primo set 6-2. Nel secondo accade di tutto. C'è un game addirittura da 30 punti, con tredici parità. E una sfilza di break. Ma soprattutto è accaduto qualcosa di molto controverso. Si gioca un punto, importante, è palla break per Borges. Garin serve, Borges risponde, il cileno colpisce e sbaglia, la palla è fuori. L'arbitro non chiama il punto, forse è distratto, Borges si ferma, sa che il punto è suo in ogni caso (lo pensa almeno). Uno spettatore urla ‘out', Garin che probabilmente sa di aver sbagliato colpisce e tira fuori: è break.
Il cileno protesta, dice che il punto è disturbato, può anche aver ragione, ma il primo colpo dopo il servizio era già fuori. Il portoghese dice che il punto è suo, perché il colpo dell'avversario era fuori ben prima della chiamata dello spettatore, quindi il punto non era certamente disturbato. Il giudice di sedia con umiltà dice che non ha visto nulla e per lui il punto va rigiocato. Apriti cielo. Borges, con grande compostezza, prova a far valere le sue ragioni, protesta, pretende l'arrivo del supervisor (il giudice supremo). Alla fine ha torto. Il punto si ripete, palla break annullata e game poi per Garin.
La partita prosegue punto a punto, la vince il cileno che si prende il tie-break dopo oltre due ore di battaglia. Garin è in semifinale tra i fischi del pubblico di casa, che non ha gradito la furbata del cileno, che ha provato a scusarsi, quantomeno a gesti. Nuno Borges è uscito con un'ovazione dallo stadio. Non gli si può dire nemmeno che ci proverà l'anno prossimo perché il torneo forse non ci sarà più. Garin in semifinale giocherà da sfavorito contro Hurkacz, che di riflesso si troverà tutto il pubblico a suo favore.