L’annuncio doloroso di Berrettini: “È finita, ci rivediamo nel 2024”. Deve fermarsi per un motivo
Matteo Berrettini ha annunciato su Instagram che la sua stagione è finita in anticipo. Meglio dirlo subito e spazzare via il brusio che da tempo lo accompagna. Meglio evitare di correre pericoli che potrebbero provocare ricadute devastanti. Meglio appendere al muro quel chiacchiericcio secondo cui la colpa del suo rendimento disastroso e delle difficoltà incontrate finora sarebbe l'amore, la relazione con Melissa Satta.
Il "rischio troppo elevato" suggeritogli dai medici lo ha convinto che, a malincuore, la scelta migliore da fare per se stesso e per la propria carriera è fermarsi adesso. L'orgoglio indica una direzione, la testa un'altra: ha prevalso la ragione e la saggezza del tennista che ha imparato (a a sue spese) le lezioni del passato
Berrettini deve farlo, anche se dentro prova (l'ennesima) brutta sensazione. Quel senso di vuoto riempito con la rabbia e una domanda alla quale non c'è risposta: perché? "Ci rivediamo nel 2024", dice a corredo del post su Instagram nel quale ha spiegato tutto, chiarendo i motivi di una rinuncia che costa tanto in termini personali, come uomo e come sportivo.
L'Italia, che aveva sperato di averlo in Coppa Davis per affrontare l'Olanda nei quarti di finale a Malaga, non potrà contare su di lui. Le convocazioni avevano già messo la parola fine anche su questo aspetto: ci sarà Jannik Sinner non il tennista romano, che non abbandonerà il gruppo Azzurro. Ma potrà essere al fianco del capitano Volandri e dei compagni di squadra solo come sostenitore. Sarà con loro come accaduto nelle ultime sfide che hanno regalato il pass per le Finals in Andalusia.
Nonostante mi sia allenato ad alto livello nelle ultime settimane – è l'incipit del messaggio di Berrettini condiviso sui social network -, il mio staff medico mi ha consigliato che sarebbe stato un rischio troppo elevato competere nelle ultime gare della stagione ATP.
L'infortunio alla caviglia che gli è capitato nel secondo turno dell'US Open ha frenato ogni ambizione. Quando la sorte si mette di traverso, puoi nulla nemmeno se hai una volontà di ferro e il tuo nome di battaglia è "The Hammer" (il martello). Quella di Berrettini, però, non è una resa. Niente affatto.
È stata una decisone molto difficile da accettare – ha aggiunto -, ma devo fare ciò che è meglio per la prossima stagione e per la mia carriera a lungo termine. Coglierò questa opportunità per resettare, ricostruire e iniziare l’anno in piena forma e salute.
Quello di Berrettini è un arrivederci, perché una cosa è certa: vuole riprendersi tutto e con gli interessi. Un saggio lo aveva dato nel torneo americano poi le cose sono andate male e le lacrime versate, tanto in campo quanto in sedia a rotelle, avevano lasciato presagire il peggio.
È stato un anno estremamente difficile, ma non vedo l’ora di iniziare una stagione piena e di successo nel 2024. Rimarrò in stretto contatto con il capitano di Coppa Davis e mi metterò a disposizione per sostenere la squadra italiana in ogni modo possibile per le fasi finali di Malaga. Il vostro sostegno mi ha aiutato e continua ad aiutarmi nei momenti più difficili. Grazie di cuore.
La contingenza degli eventi ha rappresentato un pesante fardello per The Hammer, che è precipitato nel Ranking Atp scivolando fino al 90° posto mentre nella Race è 85°. Una magra consolazione che gli consentirà, però, di accedere direttamente nel main draw dell’Australian Open.