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L’annuncio di Gabriela Dabrowski: “Ho giocato con un tumore, posso definirmi una sopravvissuta”

L’annuncio di Gabriela Dabrowski su Instagram: “Ho giocato con un tumore al seno, posso definirmi una sopravvissuta”. La tennista canadese ha condiviso pubblicamente questo suo momento personale con parole molto forti ed emozionanti.
A cura di Vito Lamorte
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 Gabriela Dabrowski, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi, ha annunciato di aver giocato per diversi mesi con un tumore al seno. La tennista canadese ha condiviso pubblicamente questo suo momento personale fuori dal campo, raccontando di aver posticipato le cure a luglio per poter essere presente a Wimbledon e alle Olimpiadi: "Mi sento fortunata ad avere il lusso di poter raccontare tutto questo. È un privilegio potermi definire una sopravvissuta. Adesso vedo tutto tramite la lente della gratitudine. Ho cominciato ad apprezzare tutto quello che avevo".

La 32enne è stata protagonista nel doppio misto che ha vinto il bronzo olimpico insieme a Felix Auger-Aliassime e ha vinto anche alle Finals di Riyadh insieme alla compagna di viaggio e amica Routliffe, che ha così risposto a Gabriela: "Fortunata ad essere al tuo fianco in tutto questo".

Dabrowski ha giocato con un tumore al seno: "posso definirmi una sopravvissuta"

L'atleta canadese ha saltato la stagione sulla terra battuta proprio per curarsi da questa terribile malattia, poi è tornata in campo e ha chiuso come meglio non potrebbe il 2024. Questo l'annuncio fatto da Gabriela Dabrowski sul suo profilo di Instagram.

Nella primavera del 2023 ho avvertito un nodulo al seno sinistro durante un autoesame qualche mese dopo, un medico mi disse che non era nulla e di non preoccuparmi. Così non mi sono preoccupata. Il tempo è passato e nella primavera del 2024 ho avvertito che il nodulo fosse un po’ più grande […] sono arrivati i risultati preliminari: cancro. Sono parole che non ti aspetti mai di sentire e in un attimo la tua vita o quella di una persona cara viene stravolta.

Perché sto condividendo la mia storia ora? Per molto tempo non sono stata pronta a espormi alla possibile attenzione e alle domande che avrei ricevuto prima. Volevo capire tutto e gestire le cose in privato, coinvolgendo solo le persone più vicine a me. All’inizio della mia diagnosi avevo paura che il cancro diventasse per sempre parte della mia identità. Ora non mi sento più così. È un privilegio potermi definire una sopravvissuta.

Quando la minaccia di perdere tutto ciò per cui avevo lavorato per tutta la vita è diventata una possibilità reale, solo allora ho iniziato ad apprezzare autenticamente ciò che avevo. Genitori e amici affettuosi, allenatori straordinari, un compagno di doppio che mi è rimasto accanto, una vera squadra, l’accesso a esperti di salute e la possibilità di giocare per vivere. Al cancro dico "v********o", ma anche "grazie".

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