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L’allucinante caso Sinner può far saltare il torneo di Parigi Bercy: entra in scena l’Arabia

Il disastro organizzativo, che ha penalizzato Jannik Sinner, rischia di pesare fortemente sul futuro del torneo di Parigi Bercy che dal 2025 potrebbe cambiare sede.
A cura di Alessio Morra
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All'improvviso nel tennis tutti hanno capito che il torneo di Parigi Bercy non è più al passo coi tempi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il ritiro di Sinner, che non è sceso in campo negli ottavi contro de Minaur nel pomeriggio di giovedì dopo aver finito di giocare a tarda notte, poche ore prima. La levata di scudi è stata potente e ora il futuro del torneo francese è a rischio. Sul tavolo ci sono un paio di ipotesi.

Quello di Bercy è stato un torneo meraviglioso per tanti anni. Quando è sbucato nel circuito, a metà degli anni '80, un'epoca d'oro per il tennis, era uno dei più ambiti dai giocatori, l'albo d'oro parla da solo (finalisti compresi). Parigi all'epoca decise di organizzare un altro torneo, lontano dal Roland Garros, in autunno, nel Palais Omnisport di Bercy, che in quel tempo era qualcosa di fantascientifico. Gli organizzatori furono lungimiranti e diedero vita a un grande torneo. Ma le cose cambiano e con il passare del tempo Bercy si è scoperto inadeguato.

Zverev impegnato negli ottavi con Tsitsipas a Parigi Bercy.
Zverev impegnato negli ottavi con Tsitsipas a Parigi Bercy.

Gli organizzatori hanno da sempre un problema grosso. C'è un campo centrale maestoso, ma due campi laterali piccoli. Il soffitto è basso, le tribune contengono pochi spettatori. Ciò significa che per non sacrificare troppi big nelle prime giornate si "devono" programmare una sfilza di incontri sul Centrale. Ed è qui che è cascato l'asino. Perché mercoledì tanti incontri sono andati per le lunghe e Sinner ha chiuso la sfida con McDonald alle 2:37 facendo esplodere il problema. Parte del mondo del tennis si è infuriato. Hanno parlato Djokovic e Pospisil, che guidano un sindacato alternativo all'ATP che ancora non c'è, oltre a diversi tennisti come Ruud, Wawrinka e Schwartzman.

Nel 2024 a Parigi Bercy si giocherà e, al netto delle polemiche, la gran parte dei big sarà in campo, magari con una programmazione migliore. Perché in questo torneo si assegnano gli ultimi punti pesanti per le Finals e mancare sarebbe una sciocchezza. Ma all'orizzonte sembra incombere l'addio di Bercy, che dopo quarant'anni potrebbe realmente perdere il torneo e il suo posto nel circuito.

La situazione è complicata. Perché c'è un nodo da sciogliere. La Federazione francese guidata da Gilles Moretton non vorrebbe cambiare, ma il rischio di un declassamento e di una soppressione del torneo è molto forte. Quindi si pensa a una soluzione alternativa, che in realtà sarebbe stata già trovata. Dal 2025 il torneo potrebbe essere trasferito a la Defense Arena, a Nanterre, 15 km a nord di Bercy. Lì c'è un'Arena da 40 mila posti, che verrà utilizzata anche per le Olimpiadi del 2024 (si terranno gare di nuoto e pallanuoto).

Stefanos Tsitsipas a Bercy ha trovato i punti per la qualificazione alle Finals.
Stefanos Tsitsipas a Bercy ha trovato i punti per la qualificazione alle Finals.

Ma il cambio di sede non garantisce la permanenza di un torneo di alto livello in Francia. Perché l'Arabia Saudita vuole entrare a tutti gli effetti nel circuito ATP. Da quest'anno lì si tengono le Next Gen Final, e da anni si disputano ricche esibizioni di altissimo livello.

Ma dal 2025 l'Arabia vuole un torneo 1000 e con le difficoltà di Bercy pare facile pensare al subentro. Parigi però il suo torneo vuole mantenerlo, e i sauditi potrebbero aggiungere il loro torneo agli altri nove 1000. Anche se ci sarebbe già la ferma opposizione dei tennisti che non vorrebbero un decimo torneo di questo livello. Insomma, il caso Sinner sembra aver velocizzato le operazioni per il futuro di Bercy.

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